In nord Italia parte la sperimentazione in campo del riso TEA

Le nuove tecniche di miglioramento dei semi saranno testate nelle risaie della provincia di Pavia, in Lombardia

In Lombardia ci sarò la prima sperimentazione italiana e una delle prime in Europa, delle Tecniche di evoluzione assistita (TEA). Saranno seminate piante di riso modificate con lo scopo di renderele più reistenti a un fungo che provoca la malattia nota come “brusone”, una patologia che è vista come una spada di Damocle sulla testa dei coltivatori e che può arrivare a distruggere fino al 50% del raccolto.

“Partiamo dal riso nella provincia di Pavia che ne è la culla in Italia, con l’obiettivo di fornire risposte all’agricoltura del futuro e poter presto estendere i test anche alle uve – spiega l’Assessore di Regione Lombardia Alessandro Beduschi – Va chiarito che le TEA, a differenza degli OGM, non prevedono utilizzo di materiale genetico estraneo alla specie. Si tratta della svolta che auspicavamo da tempo per poter testare concretamente le potenzialità di queste tecniche di miglioramento genetico che permettono di ottenere piante più resistenti alle malattie e più adatte ad affrontare anche gli effetti del cambiamento climatico”.

Proprio l’Italia è storicamente uno dei Paesi che sono stati acriticamente contrari alla sperimentazione degli OGM, che non possono essere coltivati anche se i prodotti sono liberamente venduti e fanno parte dei mangimi che alimentano suini e bovini con cui poi si realizzano le più note dop italiane, dal prosciutto al parmigiano.

Le Tecniche di evoluzione assistita sono invece tollerate in Italia: si tratta di un insieme di tecniche che vengono utilizzate nper il miglioramento genetico delle piante, il genome editing e la cisgenesi. L’obiettivo è quello di renderle resistenti a virus o attacchi di parassiti per migliorare i raccolti permettendo potenzialmente anche una diminuzione nell’utilizzo di agrofarmaci e pesticidi.