India al voto, le amministrative saranno un test per Modi

In cinque stati indiani iniziano le elezioni per rinnovare le assemblee legislative. La tornata elettorale prevede sessioni per tutto il mese di novembre mentre i risultati saranno resi pubblici solo nei primi giorni di dicembre.

Il 6  novembre si è iniziato a votare negli stati di Mizoram e Chhattisgarh, seguiranno il Madhya Pradesh, uno dei più popolosi del paese, il Rajasthan e il Telangana. Attulamente il Bharatiya Janata Party di Narendra Modi governa solo nel Madhya Pradesh e gli analisti considerano queste elezioni un test per il primo ministro in cerca di un terzo mandato.

Lo sfidante principale di Modi sarà Rahul Gandhi che ha duramente lavorato per creare un’opposizione a Modi formando la Indian National Developmental Inclusive Alliance, una coalizione che ha riunito 28 partiti regionali per opporti al Bharatiya Janata Party di Modi nelle elezioni nazionali che si terranno nel 2024. I sondaggi danno comunque Narendra Modi in vantaggio: dopo quasi un decennio al potere la sua popolarità appare immutata.

Tornando alle elezioni amministrative, sono state adottate particolari misure di sicurezza nel Mizoram, stato del nordest al confine col Manipur, zona che la scorsa primavera era stata teatro di violenze interetniche tra la comunità maggioritaria Meitei, di fede indù, e quella Kuki, (cristiani protestanti). I disordini e le persecuzioni subite dai cristiani hanno portato all’esodo di oltre 10.000 persone che si sarebbero rifugiate proprio nel Mizoram. Le forze dell’ordine e paramilitari sono stati mobilitati anche nel Bastar e nel Chhattisgarh. Qui si temono i ribelli maoisti.