La deputata Pnina Tamno Sheta ha presentato un disegno di legge per sciogliere il parlamento e andare a elezioni entro ottobre
Potrebbe spaccarsi la coalizione di Benjamin Netanyau. Il Partito di Unità Nazionale del ministro Benny Gantz, vuole infatti sciogliere la Knesset – il parlamento monocamerale israeliano – e indire nuove elezioni.
A presentare la proposta di una legge per sciogliere la Knesset e indire elezioni entro una anno dal 7 ottobre 2023, data dell’attacco di Hamas a cui è seguita l’invasione, tutt’ora in corso, della Striscia di Gaza, è stata la deputata Pnina Tamno Sheta, presidente dello stesso partito di cui Gantz è leader, segnando una netta spaccatura nell’attuale coalizione che sostiene Netanyahu.
Il partito non ha però i numeri per far passare la legge e, secondo quanto spiega Haaretz, versimilmente non porterà il disegno di legge al voto finché non sarà certo di avere una maggioranza garantita visto che le leggi, una volta respinte, non possono essere votate nuovamente prima di sei mesi.
“Il 7 ottobre è stato un disastro che ci impone di ripristinare la fiducia del popolo e di istituire un governo di unità ampio e stabile che possa guidare con sicurezza di fronte alle enormi sfide della sicurezza, dell’economia e della società israeliana”, ha commentato Tamano-Shata.
La mossa del Partito di Unità Nazionale non è chiaramente piaciuta al Likud, il partito di Netanyahu, che ha commentato: “La rottura del governo di unità è una ricompensa per Sinwar, una capitolazione alle pressioni internazionali e un colpo fatale agli sforzi per rilasciare i nostri ostaggi. Nel bel mezzo di una guerra, Israele ha bisogno di unità e non di divisione”.