Ibrahim Muhammad Qubaisi, uno dei più importanti comandanti militari di Hezbollah è stato ucciso dal bombardamento israeliano su Beirut
Una pericolosa escalation nel conflitto militare tra Israele e il gruppo paramilitare e partito politico libanese sciita e filo-iraniano Hezbollah: mercoledì mattina (25 settembre per chi legge) un missile balistico lanciato da Hezbollah è riuscito a sfuggire alle difese aeree preliminari e raggiungere per la prima volta in assoluto lo spazio aereo sopra Tel Aviv, nella parte centrale di Israele. Nella capitale dello Stato ebraico è stato attivato il sistema “Iron Dome” (Cupola di acciaio) e il missile è stato intercettato e abbattuto dalla difesa antiaerea. Secondo le autorità israeliane “non ci sono stati né feriti né danni causati dalla caduta dei detriti”. Come nota la stampa israeliana “nessun missile di Hezbollah era mai arrivato così a sud in Israele”. Un rappresentante delle Forze di difesa d’Israele (IDF) ha dichiarato che Tel Aviv “ha subito risposto al lancio, bombardando e distruggendo la base da cui era partito il missile, a Nafakhiyeh, nel sud del Libano”.
Secondo Hezbollah nel “cervello elettronico” del missile sono state caricate le coordinate del quartier generale di Mossad, l’agenzia di intelligence di Israele. L’attacco missilistico sarebbe stato una “risposta” all’eliminazione di uno dei più importanti comandanti militari di Hezbollah, Ibrahim Muhammad Qubaisi, ucciso il giorno prima dal bombardamento israeliano contro un quartiere residenziale nel sud di Beirut.
Secondo le IDF, Qubaisi, noto anche come “Hajj Abu Musa”, era una “figura di spicco” nell’organizzazione sciita libanese, responsabile delle unità missilistiche di precisione e aveva un ruolo chiave nei lanci verso Israele. L’operazione, hanno affermato le IDF, ha colpito anche altri comandanti missilistici di Hezbollah presenti al momento dell’attacco. Secondo le autorità libanesi il raid israeliano è costato la vita ad almeno sei persone.
Nel frattempo le forze israeliane stanno continuando a bombardare il Libano meridionale e orientale per il terzo giorno consecutivo. Gli attacchi di Israele contro il Libano, compresa la capitale Beirut, hanno ucciso più di 600 persone mentre in migliaia stanno lasciando le regioni più a sud del Paese per spostarsi al nord e verso il confine con la Siria.