Israele, Netanyahu: “Avanti anche da soli”

“Ai leader del mondo dico: nessuna pressione, nessuna decisione da parte di alcun forum internazionale impedirà a Israele di difendersi. Se Israele sarà costretto a restare da solo Israele rimarrà da solo”. Benyamin Netanyahu aveva detto questa parole alcuni giorni fa in un discorso tenuto allo Yad Vashem, l’Ente nazionale per la memoria della shoah di Gerusalemme, e lo ha postato oggi sul social media X in quella che ha tutta l’aria di essere una risposta al presidente americano Joe Biden.

Il leader della Casa bianca in una intervista alla CNN dell’8 maggio aveva ammesso che armi statunitensi sono stati utilizzate per uccidere civili a Gaza e che se Israele invaderà Rafah bloccherà l’invio di armi all’alleato. Una fornitura di 3.500 bombe è già stato bloccato e potrebbero seguire altre restrizioni.

“Civili sono stati uccisi a Gaza come conseguenza di queste bombe”, ha detto Biden affermando che le attuali operazioni sono “marginali”. “Non sono entrati nelle aree popolate, anche se le loro azioni hanno causato tensioni nella regione. Ho chiarito che se andranno a Rafah — non lo hanno ancora fatto — non forniremo le armi che storicamente abbiamo fornito per gestire Rafah e altre città”, e ancora: “Non stiamo voltando le spalle alla sicurezza di Israele. Stiamo voltando le spalle all’abilità di Israele di dichiarare guerra in quelle aree”. Parole che sono state subito riprese da Donald Trump, che definito “vergognoso” quello che Biden sta “facendo a Israele. Se qualche ebreo votasse per Joe Biden dovrebbe vergognarsi di sé stesso”.

E Israele vuole “tirare dritto” come confermano anche le parole del ministro della difesa Yoav Gallant:”Israele raggiungerà i suoi obiettivi a sud e a nord. Israele non può essere sottomesso: nè l’IDF, né il ministero della Difesa, né l’establishment della difesa, né lo Stato di Israele. Resisteremo, raggiungeremo i nostri obiettivi, colpiremo Hamas, distruggeremo Hezbollah e porteremo sicurezza”.