Italia, a Malpensa nasce la “hydrogen valley”

Una hydrogen valley nei pressi dello scalo aereo principale del nord Italia, ovvero Malpensa.

Il progetto “Hydrogen Valley Malpensa” è stato presentato il 18 settembre e prevede
una collaborazione tra Comune di Busto Arsizio, RINA (multinazionale che si occupa di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica), SEA (la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate) e Confindustria Varese finalizzata all’introduzione dell’idrogeno sul territorio.

“L’obiettivo – si legge in una nota di SEA – è individuare, attraverso applicazioni operative, il modello di gestione di una hydrogen valley finalizzata a introdurre la tecnologia dell’idrogeno per la decarbonizzazione del trasporto di passeggeri e merci, del sistema manifatturiero, con un focus particolare sui prerequisiti necessari a introdurre veicoli che impiegano questo vettore energetico nell’ambiente operativo aeroportuale”.

Si cercherà quindi di implementare una serie di tecnologie all’avanguardia per creare un ecosistema che realizza tutta la filiera dell’idrogeno, dalla produzione, allo stoccaggio, al trasporto fino al consumo. Nel progetto verrebbero coinvolte una rete di imprese del territorio che potrebbero poi sfruttare questo tipo di energia.

Una delle chiavi sarà quello di studiare l’ottimizzazione dei costi della catena del valore dell’idrogeno, una delle fonti energetiche individuate per arrivare alla decarbonizzazione. Nel concreto, da qui al 2027, saranno individuate applicazioni per i mezzi aeroportuali a propulsione ibrida basata su celle a combustibile per alimentare motori elettrici.

“Hydrogen Valley Malpensa è un progetto d’avanguardia che mira a ridurre le emissioni annue di CO2 della zona di Malpensa di 4.400 tonnellate, equivalenti a quelle di 1.500 autovetture – ha commentato Andrea Bombardi, Carbon Reduction Excellence Executive Vice President di RINA – Crediamo sia un progetto pionieristico replicabile in altre zone e scali, pensato non solo per la logistica aeroportuale ma anche per abilitare nuovi off-taker aumentando la sinergia tra aeroporto e territorio limitrofo”.

Hydrogen Valley Malpensa aspira quindi a realizzare un modello di riferimento per l’utilizzo dell’idrogeno, fonte di energia alternativa di cui tanto si parla e su cui tanto si investe in tutto il mondo ma che presenta diversi problemi, in particolare di creazione dell’idrogeno stesso in maniera “pulita” e logistici.

“Il finanziamento dell’Ue ci permette di testare lo sviluppo dell’impiego dell’idrogeno in aeroporto – ha concluso Armando Brunini, Amministratore Delegato di SEA – SEA, in collaborazione con partner selezionati, avrà un ruolo di facilitatore e di abilitatore per l’introduzione della nuova tecnologia. Il campo principale di applicazione di questo progetto è l’autotrazione, ma è la prima fase per maturare il know-how e le condizioni abilitanti (tecnologiche, normative, gestionali, logistiche) all’utilizzo aeronautico dell’idrogeno, secondo un approccio di sistema che è l’unico adeguato a sviluppare questa innovazione del settore trasporti”.