A maggio la Commissione UE aveva già dato ragione all'Italia perché Vienna limiterebbe la libertà di circolazione delle merci
Il Consiglio dei ministri italiano ha approvato la proposta di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di ricorrere nei confronti dell’Austria davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea.
Il motivo sono i blocchi alla circolazione impisti dal Land del Tirolo alla circolazione dei messi pesanti sul Passo del Brennero, al confine tra i due paesi, essenziale via di comunicazione tra l’Italia e l’Europa centrale. Lo si legge in un comunicato del ministero delle Infrastruture e dei Trasporti in cui è riportata “grande soddisfazione” espressa dal ministro Salvini per una iniziativa finalizzata “a chiudere con l’arroganza austriaca e ridare certezza del diritto agli autotrasportatori europei”.
Già a febbraio l’Italia aveva chiesto alla Commissione europea di aprire una procedura di infrazione conto l’Austria. I limiti alla circolazione imposti da Vienna, che provocano gravi disagi su tutta l’Autostrada italiana A22 nel tratto che passa tra Trentino e Alto Adige e porta in Austria, sono legati da motivi ambientali. La stessa Commissione europea il 14 maggio 2024 si era espressa spiegando che “alcune misure in vigore in Austria limitino la libera circolazione delle merci” che è uno dei valori fondamentali su cui si basa l’Unione europea.
“Pur prendendo atto di alcune spiegazioni avanzate dall’Austria in relazione a considerazioni ambientali – spiegava la Commissione – le misure austriache manchino di coerenza e non possano essere giustificate nella loro interezza”.