Nei primi otto mesi dell'anno le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani verso la Russia registrano un’impennata del 21 per cento
Nei primi otto mesi del 2024 le esportazioni agroalimentari italiane sono aumentate su base annua dell’8%, in controtendenza rispetto alla difficile situazione generale del commercio con l’estero dell’Italia, che soffre delle conseguenze della guerra commerciale nel triangolo Europa-Russia-Cina, delle tensioni internazionali di vario tipo tra cui la divisione del mondo in blocchi, e vede una sostanziale stagnazione dei movimenti (-0,6 per cento).
Secondo un nuovo rapporto di Coldiretti, che con 1,6 milioni di associati si presenta come maggiore Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale italiano ed europeo, nel periodo gennaio-agosto del 2024 il valore delle esportazioni di generi alimentari “made in Italy” ha superato i 45 miliardi di euro. Secondo agli esperti di Coldiretti grazie a questa performance eccezionale c’è la concreta possibilità di raggiungere quota 70 miliardi di euro di esportazioni agroalimentari per la fine dell’anno.
“La crescita più sensibile – hanno scritto gli analisti – si registra verso i Paesi extra UE con un +14%, mentre l’export agroalimentare italiano verso l’Unione europea è aumentato nei primi otto mesi dell’anno soltanto di circa il 4 per cento”.
In questo contesto – si legge nell’analisi di Coldiretti – “nel periodo gennaio-agosto del 2024 si è registrata un’impennata vera e propria delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani verso la Russia, che sono aumentate di oltre il 21% rispetto al corrispondente periodo del 2023”.
Per la Cina l’aumento è stato più modesto, attestandosi al +17%, indietro alle importazioni degli Stati Uniti che sono aumentati del 19 per cento. Il principale mercato di sbocco dei prodotti alimentari italiano resta la Germania che ha aumentato del 3,6% le importazioni di prodotti agricoli italiani.