Il Governo di Astana presenta alcuni progetti internazionali tra cui un gasdotto Kazakhstan-Cina
Il Kazakhstan, la più grande delle cinque repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale vuole dare una spinta allo sviluppo della cooperazione con il Fondo monetario internazionale (FMI). Le delegazioni del Governo kazakho e del Fondo monetario internazionale si sono incontrate nella capitale Astana per “sincronizzare” i piani di cooperazione a breve e medio termine di tempo.
Nell’ambito della visita ad Astana i rappresentanti dell’FMI hanno avuto tutta una serie di incontri al Parlamento, alla Banca nazionale, ai ministeri dell’Economia e delle Finanze. Come ha dichiarato il ministro dell’Economia del Kazakhstan, Nurlan Baibazarov (nella foto), alla delegazione del Fondo monetario sono stati presentati numerosi progetti nazionali e internazionali su cui realizzazione sta lavorando l’esecutivo kazakho.
Attualmente il Kazakhstan è in trattative con la Cina per aumentare le esportazioni di gas naturale. I due Paesi vicini stanno valutando la possibilità di costruire un nuovo gasdotto transfrontaliero. La Cina sta importando del gas naturale dalla Russia, tramite un super gasdotto “Forza della Siberia” e anche dal Turkmenistan, un’altra repubblica dell’Asia Centrale ricca di idrocarburi. Dopo aver esportato nel 2023 verso la Cina 33,6 miliardi di metri cubi di gas da gasdotto per un totale di 11,7 miliardi di dollari, la Russia spera di conquistare nel 2024 il primato del maggiore fornitore della Cina: nei primi nove mesi dell’anno l’export tramite il gasdotto “Forza della Siberie” ha totalizzato i 24 miliardi di metri cubi.