Kazakhstan: referendum popolare sulla costruzione di una centrale nucleare

Stando ai risultati dei sondaggi d'opinione e degli exit poll il 70% degli aventi diritto al voto intende votare a favore del progetto, che porterà in Kazakhstan investimenti per 10-12 miliardi di dollari e risolverà il problema della penuria di energia elettrica. La costruzione della nuova centrale nucleare potrà essere affidata a un consorzio internazionale, composto della Cona, della Russia, della Corea del Sud e della Francia

Il presidente del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev

Gli elettori del Kazakhstan, la più grande delle cinque repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale, sono stati chiamati alle urne per esprimersi riguardo alla costruzione nel Paese di una centrale nucleare. Alle 18 ora locale l’affluenza per il referendum ha superato il 61,6%, permettendo alla Commissione centrale di proclamare la consultazione “avvenuta e valida”.

Per vigilare sulla regolarità del voto la Commissione elettorale centrale del Kazakistan ha accreditato 177 osservatori internazionali che tra l’altro rappresentano la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO), l’Organizzazione degli Stati Turchi (OTS) e la Conferenza per l’Interazione e le Misure di Fiducia in Asia (CICA). Come ha dichiarato il vice ministro degli Esteri del Kazakhstan, Roman Vasilenko, nel corso del breafing con i giornalisti stranieri “sono stati accreditati anche circa 30 rappresentanti degli organi elettorali centrali di 15 Paesi e 47 rappresentanti del corpo diplomatico in Kazakhstan. Il Dipartimento stampa del ministero degli Esteri ha accreditato più di 200 giornalisti stranieri per coprire il referendum nazionale”.

Come ha recentemente dichiarato il presidente del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev, il referendum “rappresenta un’altra manifestazione di un ampio dialogo nazionale e un chiaro esempio del concetto di uno Stato che ascolta la voce del suo popolo”. Secondo Vasilenko “il Governo del Kazakhstan ritiene che una decisione così importante debba essere presa dal nostro popolo stesso, riflettendo la sua volontà e le sue priorità. Coinvolgendo il pubblico in queste decisioni significative rafforziamo il nostro impegno per un processo decisionale trasparente, partecipativo e inclusivo. In sostanza, stiamo plasmando una nuova cultura socio-politica e stabilendo nuovi standard per prendere decisioni chiave dello stato mentre costruiamo un Kazakhstan giusto ed equo”.

Roman Vasilenko

I risultati del voto saranno annunciati lunedì mattina, ma stando ai risultati dei sondaggi d’opinione e degli exit poll la maggioranza assoluta degli elettori, ovvero il 70%,  intende votare a favore della costruzione di una moderna e sicura centrale nucleare. Qualora la decisione drastica dovesse essere presa la centrale sorgerà nei pressi del villaggio Ulken, vicino al lago Balkhash. La scelta del sito è già stata approvata dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Il presidente Tokayev ha dichiarato che la costruzione della centrale sarà affidata a un consorzio internazionale del quale attualmente fanno parte la cinese “China National Nuclear Corporation (CNNC), l’agenzia russa “Rosatom”, la sudcoreana “Korea Hydro & Nuclear Power” e la francese “Électricité de France” (EDF).

La costruzione della centrale nucleare dovrà essere completata entro il 2035, mentre i volume degli investimenti in un progetto così ambizioso è stato stimato in 10-12 miliardi di dollari. Dopo la disintegrazione dell’Unione Sovietica nel 1991 il Kazakhstan ha attratto un totale di 441 miliardi di dollari in investimenti diretti esteri (IDE). Nel periodo più recente, ovvero sin da 2005, i dieci maggiori Paesi-investitori del Kazakhstan includono i Paesi Bassi, gli USA, la Svizzera, la Cina, la Russia, la Francia, il Regno Unito, Belgio, la Corea del Sud e il Giappone. “Nel 2023 – ha sottolineato Vasilenko – l’afflusso lordo ha raggiunto i 23,4 miliardi di dollari, con ulteriori 9,8 miliardi nel primo semestre del 2024. Questo solido storico di investimenti è ulteriormente supportato dalla nostra campagna di promozione ‘Born Bold’, che mette in mostra l’approccio dinamico e lungimirante del Kazakhstan alla crescita economica, al progresso sociale e all’innovazione”. In questo contesto il vice ministro degli Esteri del Kazakhstan ha infine ribadito come il Paese inviti “investitori, aziende e innovatori globali a esplorare le molte opportunità che il Kazakistan ha da offrire” e a “essere audaci e contribuire a una visione condivisa di progresso sostenibile”.