Kenya, assalto al parlamento: le proteste per un aumento delle tasse

Monta la protesta in Kenya dove il 25 giugno migliaia di manifestanti hanno assaltato il parlamento di Nairobi. Le proteste sono scoppiate dopo l’approvazione della nuova legge finanziaria che prevede un inasprimento della pressione fiscale.

Già da giorni ci sono proteste nel Paese a causa della proposta di legge con migliaia di giovani manifestanti che si erano riuniti nelle maggiori piazze del Paese. Il presidente William Ruto aveva detto di essere pronto a parlare con i manifestanti: “I nostri giovani si sono fatti avanti per impegnarsi negli affari del loro Paese. Hanno fatto il loro dovere democratico, di stare in piedi e di essere riconosciuti. Sono orgoglioso di loro”, pur ribadendo la necessità di alzare le tasse per dare respiro alle casse dello Stato e ridurre la dipendenza dai prestiti esteri.

Ma non è riuscito a fermare la protesta, tanto che oggi, a legge approvata i manifestanti sono entrati in parlamento e lo hanno dato alle fiamme mandano in fuga alcuni deputati mentre altri, membri dell’opposizione, si sarebbero uniti alle proteste. Almeno 50 persone sono state ferite negli scontri con la polizia che la lanciato lacrimogeni e avrebbe anche sparato per cercate di disperdere la folla. Secondo il sito Kenyans ci sarebbero otto morti, altre fonti parlano di un numero inferiore di vittime.

Oltre che a Nairobi sono in corso proteste nelle città di Nakuru, Kisumu, Nyeri, Eldoret, Kakamega, Kwale, Kisii, Kakamega, Narok, Hola e Turkana.