La banca dei Brics deve aprire ai nuovi soci

La Nuova Banca di Sviluppo dev’essere particolarmente attenta “al trasferimento delle tecnologie avanzate, alla promozione delle innovazioni, alla soluzione dei problemi di sicurezza alimentare ed energetica, allo sviluppo delle infrastrutture”.

L’Arabia Saudita è in trattativa avanzata con i Paesi del gruppo Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) per partecipare alla Nuova Banca di Sviluppo (New Development Bank, NDB). L’ingresso del Regno aumenterebbe notevolmente le capacità di finanziamento dell’istituto di credito.

A Shanghai, in Cina, è in corso la riunione annuale di due giorni (30-31 maggio) del Consiglio dei governatori e del Consiglio di amministrazione della Nuova Banca di Sviluppo (New Development Bank, Ndb), costituita nel 2015 dai Paesi del gruppo Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica).
Nel suo discorso alla riunione il ministro delle Finanze della Federazione Russa, Anton Siluanov, ha sottolineato l’urgente necessità per l’istituto di credito di “aprire le porte ai nuovi soci” per far fronte alle sfide globali. “Nel periodo attuale è molto importante che la banca faccia conto delle risorse finanziarie proprie, di quelle dei Paesi azionisti. L’istituto non deve temere essere ambizioso nell’attuazione dei propri piani, della propria agenda. Inoltre, è importante continuare ad essere aperti ai nuovi soci, condividendo l’agenda di sviluppo e di cooperazione con tutte le organizzazioni internazionali», ha detto Siluanov.
Alla vigilia della riunione di Shanghai, l’Arabia Saudita aveva annunciato di essere in fase avanzata della trattativa con i Paesi del gruppo Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) sulla partecipazione di Riyadh ai capitali della banca Ndb. L’ingresso del Regno, il maggiore esportatore del petroli nel mondo, aumenterebbe notevolmente le capacità di finanziamento dell’istituto di credito, costituito nel 2015 con lo scopo di finanziare progetti strategici nei cinque Paesi fondatori.
La Ndb ha finora erogato 33 miliardi di dollari per finanziare un centinaio di progetti infrastrutturali nei Brics. Di recente la NDB ha accettato come nuovi soci gli Emirati Arabi, l’Egitto e il Bangladesh. Le sanzioni occidentali contro la Russia hanno complicato le operazioni della banca, che si è trovata in una situazione vulnerabile. Per non correre troppi rischi, la Ndb con l’accordo del Cremlino ha sospeso i propri interventi finanziari in Russia, dove sin dal 2015 erano stati investiti 1,7 miliardi di dollari.
“Nel periodo attuale tra i compiti fondamentali della banca – ha detto Siluanov – ci sono la ricerca dei nuovi contatti e dei nuovi legami, gli investimenti nei progetti infrastrutturali e come conseguenza il miglioramento della qualità della vita nei Paesi azionisti”. I processi che sono in corso nell’architettura finanziaria globale possono favorire la ricerca delle di nuove opportunità per lo sviluppo della banca, che deve prestare particolare attenzione al trasferimento delle tecnologie avanzate, alla promozione delle innovazioni, alla soluzione dei problemi di sicurezza alimentare ed energetica, allo sviluppo delle infrastrutture.