Quello di luglio è il nono aumento nel 2023 che porta il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%.
“L’inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato – si legge in una nota della Bce – Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine. Ha pertanto deciso oggi di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento”.
L’inflazione di fondo resta elevata anche se si inizia a vedere un allentamento che potrebbe portare Francoforte a una pausa nei rialzi a settembre, se il calo dell’inflazione dovesse essere confermato. Christine Lagarde, presidente della Bce, ha comunque spiegato che non ci sarà nessun taglio dei tassi all’orizzonte: l’inflazione è sì in calo ma ci si attende che resti alta ancora a lungo.