La BCE rinvia ancora il taglio dei tassi

L'inflazione è in calo e sono state riviste al ribasso anche le stime sulla crescita: 0,6% nel 2024

Christine Lagarde

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati. E’ la quarta volta che il costo del denaro non viene modificato dopo 10 aumenti consecutivi inaugurati a luglio 2022.

Nonostante l’inflazione sia diminuita ulteriormente, in particolare per effetto del minore contributo dei prezzi dell’energia, i tre tassi di riferimento non sono stati toccati e sono al 4,5% sulle operazioni di rifinanziamento principali, al 4,75% sulle operazioni di rifinanziamento marginale e al 4% sui depositi presso la banca centrale.

“Anche se gran parte degli indicatori dell’inflazione sono ulteriormente rallentati, restano pressioni inflazionistiche interne, specialmente la crescita dei salari – ha spiegato Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea – L’attività economica resta debole, i consumatori continuano a non spendere, gli investimenti restano moderati e le aziende esportano meno, ma i sondaggi indicano una ripresa graduale grazie all’inflazione in calo e agli stipendi che continuano a crescere”.

Le stime sull’inflazione sono al 2,3% nel 2024, al 2,0% nel 2025 e all’1,9% nel 2026.
“Siamo nel mezzo del processo di disinflazione, facciamo buoni progressi e siamo più fiduciosi ma non siamo ancora sufficientemente sicuri”. Ha spiegato ancora Lagarde che è tornata a ripetere le politiche “seguono i numeri, ci servono più dati che arriveranno nei prossimi mesi, ne sapremo di più ad aprile e molto di più a giugno”. Gli economisti della Banca centrale hanno rivisto al ribasso anche le proiezioni sulla crescita che sarà dello 0,6% nel 2024, 1,5% nel 2025 e 1,6% nel 2026