La Cina costruirà un parco solare in Serbia

Cresce l’interesse anche delle aziende italiane per il business in Serbia in seguito all'apertura a Belgrado il 1° febbraio della sede di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la prima in un Paese extra UE

Dubravka Djedović Handanović

Il Governo della Serbia ha firmato un accordo con la società cinese “Trona Solar” per la costruzione di un moderno parco solare nei pressi della città di Zrenjanin, nel nord della Serbia. Il nuovo progetto infrastrutturale, chiamato “Solar Power Plant Theta”, sarà costruito su una superficie di circa 280 ettari e rappresenterà un valido contributo sia per la sicurezza energetica della Serbia, che per la transizione energetica del Paese balcanico.

Per la Serbia la ricerca delle nuove fonti di energia è molto importante dal momento che le possibili nuove sanzioni europee contro Mosca potranno mettere a rischio le forniture russe di gas naturale. Ciononostante il ministro dell’Energia della Serbia, Dubravka Djedović Handanović, ha tranquillizzato l’opinione pubblica serba, offrendo delle garanzie secondo cui nel corso del 2024 il prezzo dell’elettricità per i cittadini della Serbia non aumenterà. “L’anno scorso, prima delle elezioni legislative, avevamo detto e lo ripeto anche adesso che non esiste alcun piano per aumentare il prezzo dell’elettricità per i cittadini”, ha dichiarato il ministro, secondo cui “sarà inoltre elaborata una nuova metodologia per il calcolo dei prezzi per i consumatori commerciali, che più avanti nell’anno potrebbero addirittura essere abbassati, qualora l’attuale tendenza del mercato dovesse continuare”.

Le rassicuranti dichiarazioni di Djedović Handanović hanno fatto seguito a un incontro a Belgrado con l’ambasciatore d’Italia in Serbia, Luca Gori, nel corso del quale è stata analizzata la situazione attuale e le prospettive di sviluppo della cooperazione tra l’Italia e la Serbia nel campo della transizione verde ed energetica alla luce del crescente interesse delle aziende italiane in seguito all’apertura a Belgrado il 1° febbraio del 2024 della sede di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la prima in un Paese extra UE. In quell’occasione, Dario Scannapieco, l’Amministratore delegato di CDP, è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica di Serbia, Aleksandar Vučić, al quale è stata presentata l’operatività del nuovo Ufficio di Belgrado e anche illustrata la strategia che CDP intende perseguire per sostenere il settore pubblico e privato in favore di una crescita sostenibile e inclusiva.

Nel corso del colloquio con il ministro serbo, l’ambasciatore Gori ha dunque illustrato il ruolo che gli uffici a Belgrado di Simest, Sace e CDP “possono svolgere per facilitare gli investimenti italiani”. In un comunicato stampa la Rappresentanza diplomatica italiana ha notato che sono state anche discusse le questioni legate alla realizzazione in Serbia di alcuni progetti italiani nel “campo delle energie rinnovabili e dell’economia circolare” nonché la preparazione al “Forum Verde 2024” tra l’Italia e la Serbia.