Il ritardo è dovuto alla nomina di alcuni commissari e ai malumori dei socialisti
La Commissione europea ha fatto slittare l’incontro previsto per l’11 settembre in cui si sarebbe dovuto discutere con i capigruppo del Parlamento europeo della formazione della nuova squadra di commissari che affiancheranno Ursula von der Leyen nel corso del suo secondo mandato.
Lo hanno rivelato fonti parlamentari a vari media europei spiegando che dei 26 commissari si discuterà verosimilmente il 17 settembre, in occasione della Plenaria di Strasburgo. La decisione sarebbe stata dettata dalla candidatura dell’ex diplomatica slovena Marta Kos, in sostituzione di un altro nome, che necessiterebbe prima di una ratifica da parte del parlamento di Lubiana. Ma secondo alcuni analisti ci sarebbero anche malumori del Partito socialista ad aver portato allo slittamento di una settimana.
Ci sarà quindi ancora tempo per le trattative attorno ai 26 commissari europei, che saranno i referenti dell’esecutivo comunitario nei vari settori per i prossimi cinque anni. In particolare l’ipotesi di nominare Raffaele Fitto, una vita in Forza Italia (Partito popolare europea), ma oggi esponente di Fratelli di Italia (affiliato all’ECR) ha sollevato qualche obiezione prima tra i liberali e poi tra i socialisti.
“Ignorare il processo degli Spitzenkandidaten, indebolire l’equilibrio di genere nel collegio, collocare un commissario per l’occupazione il cui impegno nei confronti dei diritti sociali è nella migliore delle ipotesi discutibile, portare proattivamente l’ECR nel cuore della Commissione: questa sarebbe la ricetta per perdere il sostegno progressista”, ha dichiarato la capogruppo del Partito socialista europeo, la spagnola Iratxe Garcìa Perez. Fitto gode invece del sostegno dei Popolari europei che considerano il politico italiano “un costruttore di ponti e un europeista”.