La Corte penale internazionale colpisce in blocco: chiesti mandati d’arresto per i vertici di Israele e di Hamas

Il procuratore capo della Corte penale internazionale dell’Aia ha chiesto cinque mandati d’arresto per Netanyahu, un suo ministro, e anche per il capo di Hamas, Sinwar, e per altri due leader

Karim Ahmad Khan

Il premier d’Israele, Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa dello Stato ebraico, Yoav Gallant, meritano l’arresto e un processo in tribunale. Il parere è del procuratore capo della Corte penale internazionale dell’Aia, Karim Ahmad Khan (nella foto), che ha dichiarato di aver raccolto delle prove che mostrano crimini di guerra e contro l’umanità. Il procuratore ha deciso di mettere il tandem Netanyahu-Gallant in una bella compagnia dei tre leader di Hamas: simultaneamente sono stati richiesti altri tre mandati d’arresto per le stesse responsabilità penali, per il capo di Hamas nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, per il comandante in capo dell’ala militare di Hamas, nota come Brigate Al-Qassam, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (noto come Deif) e per il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

“Sulla base delle prove raccolte ed esaminate dal mio ufficio, ho ragionevoli motivi per ritenere che Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele, e Yoav Gallant, ministro della Difesa di Israele, abbiano la responsabilità penale per i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi nel territorio dello Stato di Palestina e in particolare nella Striscia di Gaza, almeno dall’8 ottobre 2023”, ha dichiarato Karim Ahmad Khan alla Camera preliminare. Netanyahu e Gallant sono accusati di crimini quali “sterminio deliberato di civili con fame”, “uccisione intenzionale” e “sterminio e/o omicidio”.

Le accuse mosse ai leader di Hamas, includono “sterminio”, “stupro e altre forme di violenza sessuale” e “presa di ostaggi come crimine di guerra”.

I mandati di arresto internazionali possono essere emessi in seguito ad una richiesta promossa dal procuratore della Corte. La richiesta viene poi vagliata dai tre giudici che compongono la Camera preliminare. Il procuratore capo può richiedere un mandato d’arresto se, all’interno di un’indagine in corso, vi siano “fondati motivi” di ritenere che siano stati commessi crimini internazionali vietati dallo Statuto della Corte. La Corte dell’Aia non è riconosciuta dagli Stati Uniti, dalla Cina, da Israele, dall’Ucraina, dalla Russia e di molti altri Paesi del mondo, che hanno bollato l’organismo internazionale come “strumento di pressione politica”.

Il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, ha denunciato la richiesta di mandati di arresto contro il primo ministro e il ministro della difesa del Paese come “un crimine di proporzioni storiche”.

“Il parallelismo tra i leader di un Paese democratico determinato a difendersi da un terrore spregevole e i membri di un’organizzazione terroristica assetata di sangue (Hamas, N.d.R.) è una profonda distorsione della giustizia e una palese sconfitta morale”, ha dichiarato Gantz.