Ma la situazione e la pressione sull'ambiente rimane elevata secondo il monitoraggio di Global Forest Watch
La perdita di foreste tropicali è diminuita nel 2023 ma la pressione sugli importanti ecosistemi è ancora elevata, secondo quando riporta un monitoraggio di Global Forest Watch, progetto dell’organizzazione no-profit World Resources Institute, le cui analisi si basano sull’osservazione di immagini satellitari.
La perdita di foreste primarie, ovvero quelle non toccate dall’uomo, nelle zone tropicali è diminuita del 9% nel 2023 rispetto al 2022, ma in ogni caso l’anno scorso il mondo ha perso circa 37.000 chilometri quadrati di foresta primaria tropicale, un’area grande quasi quanto la Svizzera. Chiaramente, oltre a distruggere interi ecosistemi, la deforestazione contribuisce al cambiamento climatico globale poiché gli alberi assorbono anidride carbonica.
Se le nuove politiche in Brasile e Colombia hanno diminuito il ritmo della deforestazione in Amazzonia, da altre parti invece la situazione è peggiorata. Brasile, Repubblica Democratica del Congo e Bolivia sono i Paesi con la maggiore perdita di foreste primarie, questo nonostante una diminuzione nella deforestazione del 36% da quando Lula è in carica. Meglio ha fatto Gustavo Petro in Colombia dove il calo è del 49%. Peggiora invece la situazione in Bolivia con un ritmo aumentato del 27%.
A livello globale invece la deforestazione è in aumento, + 3,2% nel 2023; in questo caso si comprendono anche le foreste non tropicali e fattori naturali di distruzione come incendi, parassiti e tempeste.