Il prodotto interno lordo della Gran Bretagna è diminuito dello 0,3% nel quarto trimestre del 2023, nel periodo luglio – settembre il dato era -0,1%, Londra entra così in recessione tecnica (ovvero due cali consecutivi nei dati trimestrali).
L’andamento dell’economia britannica è la peggiore tra i Paesi del G7, eccezion fatta per la Germania. Secondo quanto riportato dall’England L’Office for National Statistics (ONS) però l’economia è cresciuta dello 0,1% nel 2023 e la Bank of England prevede un aumento della produzione dello 0,25%. Sostanzialmente Londra è in stagnazione da due anni. Tutti i settori sono in calo: quello dei servizi è diminuito dello 0,2%. la produzione dell’1%, mentre l’edilizia dell’1,3%.
Il ministro dell’Economia, Jeremy Hunt, sta cercando di ridurre la spesa pubblica per finanziare i tagli alle tasse per rivitalizzare l’economia e ha spiegato che “la prima cosa da fare è ridurre l’inflazione”.
Proprio l’aumento dell’inflazione (al 4,2%) e dei tassi di interesse (ai massimi livelli da 16 anni) sono alla base delle difficoltà del Regno unito. La Banca d’Inghilterra si trova davanti allo stesso dilemma della Banca centrale europea tra la necessità di tagliare i tassi per stimolare l’economia e quella di contenere l’inflazione.
“Ma ci sono segnali che l’economia britannica sta svoltando – ha spiegato Hunt – le previsioni concordano sul fatto che la crescita si rafforzerà nei prossimi anni, i salari stanno crescendo più velocemente dei prezzi, i tassi ipotecari sono in calo e la disoccupazione rimane bassa”.
Lo scenario politico resta in ogni caso difficile per il primo ministro Rishi Sunak che ha più volte dichiarato il rilancio dell’economia come primo obiettivo del suo governo. Il partito conservatore che rappresenta ha dominato la scena politica negli ultimi anni, ora i sondaggi vedono favoriti i laburisti di Keir Starmer.