La guerra commerciale USA-Cina prende di mira le auto elettriche

Il senatore democratico, Sherrod Brown, si è rivolto con appello alla Casa Bianca affinché “vieti l’import di auto elettriche cinesi”

Sherrod Brown

Una nuova “zona calda” nella guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina: dopo i microchip e altri prodotti elettronici Washington attacca le auto elettriche “Made in China”. Secondo la stampa degli Stati Uniti, nelle ultime settimane è aumentata notevolmente la pressione politica sulla Casa Bianca “affinché l’amministrazione del presidente, Joe Biden, prenda misure drastiche, limiti o addirittura vieti del tutto l’importazione negli Stati Uniti di auto elettriche di fabbricazione cinese”.

Secondo il presidente della Commissione bancaria del Senato, Sherrod Brown, “i veicoli elettrici cinesi sono una minaccia esistenziale per l’industria automobilistica americana”. Si è trattato di una presa di posizione ancora più radicale di quella espressa diverse volte da molti politici statunitensi alla Camera dei Rappresentanti e al Senato. Finora, però, era stato proposto di limitare l’export cinese o addirittura di tenere i veicoli elettrici cinesi fuori dal Paese con lo strumento doganale dei dazi elevati, quasi proibitivi.

I servizi americani hanno dichiarato, che le autovetture elettriche cinesi, “imbottite fino al collo da sofisticate attrezzature elettroniche” possono spiare i proprietari, trasmettere le informazioni all’intelligence cinese e addirittura potranno essere “spente” da Pechino in caso di necessità. A febbraio, in seguito a un’inchiesta pubblicata dal quotidiano “Wall Street Journal”, che aveva riferito dei timori dei dirigenti statunitensi in merito ai rischi di spionaggio e sabotaggio legati alla presenza nei porti degli USA (alcuni utilizzati anche dalle forze armate) di un enorme numero di gru giganti fabbricate dalle fabbriche statali cinesi, Washington ha deciso di dismettere l’utilizzo di gru di fabbricazione cinese. Dopodiché la Casa Bianca ha dichiarato che gli “Stati Uniti stavano aprendo un’indagine per verificare se le auto cinesi rappresentassero un rischio per la sicurezza nazionale”. La Cina, aveva detto Biden, potrebbe “inondare il nostro mercato” con i suoi veicoli, mettendo a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

“Non possiamo permettere che la Cina porti le sue vetture, prodotte con il sostegno del Governo di Pechino nel cuore all’industria automobilistica americana”, ha scritto sul social X (ex Twitter) Brown, senatore democratico dell’Ohio, Stato-produttore di automobili.