Il cardinale Matteo Zuppi in Cina: collaborare a percorsi di pace e sicurezza alimentare
Dopo aver visitato nei tre mesi scorsi Kiev, Mosca e Washington, il cardinale, Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, inviato del Papa Francesco per la pace, è stato ricevuto presso il Ministero degli Esteri della Cina dall’alto rappresentante per gli Affari Euroasiatici, Li Hui, che lo scorso giugno aveva a sua volta visitato l’Ucraina per presentare al presidente Zelensky un programma cinese volto a porre la parola “fine” al conflitto armato russo-ucraino.
Kiev aveva respinto le proposte cinese, provocando una rottura nelle relazioni bilaterali.
Durante i colloqui a Pechino, Zuppi ha ribadito al suo interlocutore cinese “la necessità di unire gli sforzi per favorire il dialogo”. A differenza degli incontri internazionali precedenti, questa volta il cardinal Zuppi ha anche sollevato il delicato tema del “ripristino dell’accordo sul grano ucraino del Mar Nero” e ha espresso l’auspicio che “si possa garantire l’esportazione dei cereali a favore dei Paesi a rischio”.
Secondo una scarna nota diffusa dalla Santa Sede “il colloquio si è svolto in un clima aperto e cordiale ed è stato dedicato alla guerra in Ucraina e alle sue drammatiche conseguenze, sottolineando la necessità di unire gli sforzi per favorire il dialogo e trovare percorsi che portino alla pace”.