La missione spaziale indiana Chandrayaan-3 è sulla Luna

L’India è il primo Paese al mondo ad atterrare sul Polo Sud della Luna. La stazione spaziale Chandrayaan-3 è riuscita a far allunare dolcemente il modulo-lander Vikram sul poco esplorato Polo Sud del satellite naturale della Terra.

Dopo la catastrofe domenica scorsa della missione lunare russa, il mondo ha seguito oggi col fiato sospeso lo svolgimento della seconda fase dell’operazione spaziale indiana Chandrayaan-3, che dopo aver effettuato in automatico una serie di sofisticate manovre si è posata sulla superficie della Luna, vicino al Polo Sud, dove nessuno è mai sbarcato prima.
Il direttore dell’Agenzia spaziale indiana, Shridhara Somanath ha confermato in formato di videoconferenza al premier, Narendra Modi, che in questi giorni partecipa al summit dei BRICS a Johannesburg, in Sudafrica, il fatto dell’allunaggio perfetto: “Siamo riusciti a far atterrare la stazione perfettamente. L’India è sulla Luna!”, ha detto Somanath.
Nelle prossime ore, dal modulo-lander del nome Vikram, verrà fatto scendere il piccolo rover lunare – 26 chili di peso sulla Terra e soli 4,29 chili sulla Luna – che dovrà esplorare i dintorni della zona di allunaggio. Sarà un’impresa ardua: il territorio del Polo Sud è molto accidentato, coperto di enormi crateri e di profondi crepacci. L’obiettivo della missione indiana, così come avrebbe dovuto essere anche quello della Russia, sarà la ricerca degli immensi giacimenti di ghiaccio, che possono essere nascosti sotto la superficie della Luna, nei punti dove i raggi del Sole non sono mai arrivati nel corso di molti miliardi di anni.
La missione indiana durerà poco meno di due settimane, cioè fino a quando la luce solare continuerà a illuminare i pannelli fotovoltaici e quindi caricare le batterie del modulo Vikram e del rover Praghian. Giorno dopo giorno i sofisticati strumenti del lander e del rover analizzeranno l’ambiente e il suolo, a caccia del ghiaccio lunare. Qualora le masse di acqua ghiacciata davvero dovessero essere trovate, questa scoperta rivoluzionaria aprirebbe la strada verso la costruzione di basi umane permanenti sulla Luna.
Un precedente tentativo indiano Chandrayaan-2 era fallito nel 2019, mentre l’ultima missione arriva pochi giorni dopo che Luna-25, la prima missione lunare russa in quasi 50 anni, si è schiantata drammaticamente sulla superficie lunare.