Il generale Charles Q. Brown Jr., capo dello stato maggiore congiunto delle Forze armate USA a “New York Times”: “Tale sviluppo è in ultima analisi inevitabile”
Sta per essere varcata un’altra “linea rossa” nel conflitto armato tra la Russia e l’Ucraina. I Paesi membri della NATO si starebbero “progressivamente avvicinando” all’idea di inviare delle truppe dell’Alleanza atlantica in Ucraina. Per il momento non per combattere, ma per “addestrare le forze armate” di Kiev. Lo scrive il quotidiano statunitense “New York Times”, sottolineando che l’invio di militari sul suolo ucraino da parte della NATO “farebbe svanire un’altra delle linee rosse” sinora osservate dagli Stati Uniti e dai Paesi europei per evitare un confronto militare diretto con la Russia.
In un lungo articolo del titolo “As Russia Advances, NATO Considers Sending Trainers Into Ukraine” (Mentre la Russia avanza, la NATO decide l’invio di addestratori militari in Ucraina) sarebbero stati i vertici militari dell’Ucraina a chiedere alla NATO di inviare dei militari dell’Alleanza “per aiutare gli ufficiali ucraini ad addestrare circa 150.000 nuove reclute più vicino possibile alla linea del fronte, così da accelerarne lo schieramento sul campo”.
Il quotidiano ricorda che “sinora gli Stati Uniti avrebbero respinto la richiesta”, ma il generale Charles Q. Brown Jr., capo dello stato maggiore congiunto delle Forze armate USA, ha dichiarato che tale sviluppo è in ultima analisi inevitabile: “Col tempo ci arriveremo”. Secondo il generale a stelle e strisce prima la situazione sul fronte “dovrà essere stabilizzata, per evitare che le risorse necessarie a difendere i militari della NATO vengano sottratte agli sforzi tesi a respingere la nuova offensiva russa” in direzione di Kharkov (Kharkiv, in ucraino).
Secondo le conclusioni a cui è arrivato il “New York Times” l’invio dei militari della NATO in Ucraina, anche in veste di “consiglieri e addestratori”, con il rischio inevitabile di attacchi da parte delle forze armate della Russia, “potrebbe condurre gli Stati Uniti a un intervento militare diretto contro la Russia sulla base degli impegni sottoscritti come membro dell’Alleanza”. Nei più di due anni passati dall’inizio del conflitto armato tra la Russia e l’Ucraina, scoppiato il 24 febbraio del 2022, la Casa Bianca ha sempre dichiarato che “non invierà militari statunitensi in Ucraina, nemmeno come addestratori”, e ha sollecitato gli altri Paesi della NATO ad astenersi a loro volta da iniziative di questo genere.
Ciononostante ha ricordato “New York Times”, a febbraio, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato che “nessuna opzione dovrebbe essere esclusa quando si tratta di inviare truppe occidentali in Ucraina”. Da allora Macron ha più volte ripetuto questa sua tesi, anche dopo che alcuni alti diplomatici americani gli hanno chiesto di fermarsi.