Continua a preoccupare la corsa dei prezzi al consumo
Quest’anno nella costruzione delle nuove infrastrutture e nell’ammodernamento tecnico e tecnologico di quelle già esistenti, il Governo della Serbia investirà più di un miliardo di euro. Come ha dichiarato al quotidiano “Politika” il ministro delle Costruzioni, dei Trasporti e delle Infrastrutture della Serbia, Goran Vesić, “lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi pubblici sono tra le priorità del Governo di Ana Brnabić”.
Per quanto riguarda i dettagli del maxi investimento, Vesić ha dichiarato che nel 2024 “saranno portati a termine i lavori di costruzione di circa 170 chilometri di autostrade e 108 chilometri di nuovissima ferrovia ad alta velocità”, che ha già collegato la capitale Belgrado, a Novi Sad, la seconda maggiore città della Serbia e in futuro sarà estesa fino a Budapest, la capitale della vicina Ungheria. Inoltre negli ultimi 10 anni la quota dell’industria edilizia nel PIL della Serbia è aumentata dal 3% nel 2013, al 5,5% l’anno scorso.
Resta invece molto acuto il problema del caro vita: secondo le stime della Facoltà di Economia dell’Università di Belgrado, il tasso d’inflazione in Serbia nei due anni passati è salito a quota del 25%, il dato tra i più elevati in Europa. La corsa dei prezzi al consumo in Serbia ha accelerato dall’11,9% nel 2022 al 12,1% l’anno scorso. Secondo l’economista Dejan Soskić malgrado tutti gli sforzi del Governo serbo di “mettere i prezzi al guinzaglio” l’inflazione è stata quattro volte superiore dell’obiettivo, fissato dalla Banca centrale della Serbia (NBS).