La statunitense Micron investe 600 milioni in Cina nonostante la “guerra dei chip”

Solo un mese fa Pechino aveva messo un ban sui semiconduttori di Micron per “gravi rischi” sulla sicurezza informatica

Micron, azienda statunitense che produce memorie, si è impegnata a investire 4,3 miliardi di yuan (603 milioni di dollari) nei prossimi anni nel suo impianto di Xi’an, nella Cina centrale.

Solo un mese fa Pechino aveva messo un ban sui semiconduttori di Micron per “gravi rischi” sulla sicurezza informatica. Questa era stato uno dei tanti capitoli della “guerra dei chip” che vede coinvolti Cina e Stati uniti.

Ma il mercato cinese vale il 25% circa del fatturato di Micron e oggi arriva la notizia che la società ha deciso questo maxi investimento proprio in Cina. Il piano prevede l’implementazione di una nuova linea per la produzione di DRAM, NAND e SSD finalizzati proprio a soddisfare la domanda del Dragone. In questo modo si creeranno, tra l’altro, 500 nuovi posti di lavoro in Cina portando il totale alle dipendenze di Micron a 4500 unità.