Nella vicina India non va meglio, in particolare a Dehli
La città Pakistana di Lahore ha raggiunto livelli di inquinamento atmosferico da record, oltre 80 volte il livello che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), considera “accettabile”.
Lahore è un enorme contesto urbanizzato da 14 milioni di persone e in questo periodo dell’anno l’aria diventata irrespirabile e ogni anno viene peggiorato il record negativo nonostante i tentativi delle autorità di contrastare il fenomeno.
Jahangir Anwar, funzionario per la protezione ambientale di Lahore ha spiegato all’AFP che per vari giorni, la città è stata avvolta dallo smog causato dagli scarichi di motori diesel di scarsa qualità, il fungo della combustione legata all’agricoltura (si bruciano le stoppie, un metodo veloce per pulire i campi anche se vietato) e a fenomeni atmosferici legati al periodo dell’anno. Le misure nei periodi peggiori prevedono il divieto di circolazione dei tuk-tuk che hanno inquinanti motori a due tempi in alcune zone della città e molti lavoratori vengono fatti rimanere a casa.
La situazione non è migliore nella vicina India, anche Delhi è avvolta dall’annuale coltre di fumi tossici che, secondo The Guardian, segnalano l’inizio della stagione dell’inquinamento. Qui il bacino di persone coinvolte è di 25 milioni. E Maryam Nawaz, il capo ministro del Punjab in Pakistan, avrebbe proposto di mettere di mettere in moto la “diplomazia dello smog” tra India e Pakistan per affrontare i livelli pericolosamente elevati di inquinamento atmosferico che colpiscono entrambi i Paesi storicamente rivali. “Lo smog non è una questione politica ma umanitaria. L’aria non riconosce i confini tra i nostri due Paesi. È impossibile combattere lo smog se entrambi i Punjab non prendono provvedimenti insieme”.