L’occupazione dei territori palestinesi e gli insediamenti in essi realizzati sono illegali. E’ quanto stabilito dalla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), la più alta corte delle Nazioni Unite che ha sede a L’Aja, nei Paesi Bassi.
In particolare i 15 giudici della Corte hanno stabilito che: “La permanenza dello Stato di Israele nei territori palestinesi occupati è illegale e lo Stato di Israele ha l’obbligo di porre fine alla sua presenza il più rapidamente possibile e di cessare immediatamente tutte le nuove attività di insediamento e di evacuare tutti i coloni”. A questo si aggiunge l’obbligo di risarcire i danni causati a tutte le persone fisiche o giuridiche interessate nei territori
Quello della ICJ è un parere non vincolante ma con un rilevante peso politico. “Gli insediamenti israeliani in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, e il regime ad essi associato, sono stati creati e vengono mantenuti in violazione del diritto internazionale”, ha dichiarato il presidente Nawaf Salam, leggendo le conclusioni della Corte.
In tutta risposta, Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich ministri di destra radicale del governo, hanno spiegato che spingeranno per “l’annessione di larghe parti della Cisgiordania”. Mentre l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu in un comunicato ha puntualizzato che “La nazione ebraica non può essere un occupante nella propria terra”.