L’allargamento dei BRICS ha aumentato la potenza economica del gruppo

Il capo dell’Organizzazione mondiale del commercio: la quota economica dei BRICS nella produzione globale dopo l’allargamento è salita al 37%

Ngozi Okonjo-Iweala

L’allargamento del gruppo dei Paesi BRICS ha permesso di aumentare la quota di questa organizzazione internazionale nell’economia globale dal 32% al 37 per cento. Lo ha dichiarato il presidente dell’Organizzazione mondiale del commercio (World Trade Organization, WTO) Ngozi Okonjo-Iweala. “Attualmente i Paesi del G7 controllano il 30% della produzione mondiale, mentre i Paesi-membri del gruppo BRICS prima dell’allargamento ne controllavano già il 32% e dopo l’allargamento, avvenuto all’inizio del 2024, questa quota è salita ancora fino al 37% della produzione globale”, ha detto Ngozi Okonjo-Iweala alla riunione del comitato Bretton Woods, convocata nell’ambito della conferenza congiunta primaverile del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale.

Secondo il presidente dell’Organizzazione mondiale del commercio, la “frammentazione dell’economia mondiale, la sua divisione in blocchi rappresenta un processo negativo e quanto preoccupante, che in un periodo a lungo termine di tempo potrà portare alla perdita di almeno il 5% del PIL globale”.

Il 1° di gennaio del 2024 al gruppo dei Paesi-fondatori dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, e Sud Africa) sono aderiti come membri a pieno titolo l’Egitto, l’Iran, gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e l’Etiopia.

L’allargamento del gruppo BRICS deve far fronte alla crescente opposizione degli Stati Uniti e dei loro alleati, che sono sempre più preoccupati dallo sviluppo di meccanismi finanziari autonomi. Come ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov, nel corso di una riunione del Consiglio generale del partito Russia Unita, la creazione di nuovi meccanismi finanziari “metterà in discussione i meccanismi di globalizzazione che operano ora sotto il comando dell’Occidente”. Secondo il capo della diplomazia russa, Mosca “è interessata ad accrescere il ruolo degli Stati BRICS non soltanto nella produzione globale, ma anche nei sistemi monetari, finanziari e commerciali internazionali”. La Russia favorisce lo sviluppo della cooperazione interbancaria, l’espansione dell’uso delle valute nazionali, nonché gli sforzi congiunti per creare una propria borsa internazionale dei BRICS.