Papa Francesco è in Portogallo in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù che si tiene in questi giorni a Lisbona.
Nel discorso di apertura il Santo Padre ha parlato di Europa e di Occidente, lanciando un messaggio di pace proprio dalla capitale più occidentale del Vecchio continente. E nell’occasione ha esortato l’Europa a un maggiore impegno per trovare una via alla risoluzione del conflitto in Ucraina.
“Auspico che la Giornata Mondiale della Gioventù sia, per il “vecchio continente” – possiamo dire l’“anziano” continente -, un impulso di apertura universale, cioè un impulso di apertura che lo renda più giovane. Perché di Europa, di vera Europa, il mondo ha bisogno: ha bisogno del suo ruolo di pontiere e di paciere nella sua parte orientale, nel Mediterraneo, in Africa e in Medio Oriente. Così l’Europa potrà apportare, all’interno dello scenario internazionale, la sua specifica originalità, delineatasi nel secolo scorso quando, dal crogiuolo dei conflitti mondiali, fece scoccare la scintilla della riconciliazione, inverando il sogno di costruire il domani con il nemico di ieri, di avviare percorsi di dialogo, percorsi di inclusione, sviluppando una diplomazia di pace che spenga i conflitti e allenti le tensioni, capace di cogliere i segnali di distensione più flebili e di leggere tra le righe più storte“.
Le missioni di pace del cardinal Zuppi, che nelle scorse settimane è stato in Ucraina e in Russia, non hanno al momento portato a risultati, ecco allora che Papa Francesco esorta l’Europa a intraprendere con decisione e coraggio la via della pace.
“Nell’oceano della storia, stiamo navigando in un frangente tempestoso e si avverte la mancanza di rotte coraggiose di pace. Guardando con accorato affetto all’Europa, nello spirito di dialogo che la caratterizza, verrebbe da chiederle: verso dove navighi, se non offri percorsi di pace, vie creative per porre fine alla guerra in Ucraina e ai tanti conflitti che insanguinano il mondo? E ancora, allargando il campo: quale rotta segui, Occidente?”.