L’attentato a Trump: si dimette il direttore del Secret Service

Il giorno prima, Kimberly Cheatle, durante un’audizione al Congresso, aveva ammesso il “fallimento dell’agenzia federale per non aver impedito l’attentato a Trump”

Il direttore del Secret Service degli Stati Uniti, Kimberly Cheatle, si è dimessa. L’annuncio è stato dato dall’emittente televisiva statunitense “ABC” che ha citato “alcune fonti molto ben informate”. Lunedì, 22 luglio, Cheatle, tra le fedelissime del presidente uscente, Joe Biden, era stata messa “sotto torchio” nel corso di un’audizione in Congresso sul tentato assassinio, lo scorso 13 luglio a Butler (Pennsylvania) dell’ex presidente repubblicano e candidato alle presidenziali di novembre, Donald Trump.

Lo “United States Secret Service” (abbreviato Secret Service o USSS), chiamato in italiano anche come “Servizi segreti statunitensi”, è un’agenzia del Governo federale degli USA controllata dal Dipartimento della sicurezza interna e incaricata nella protezione dei presidenti degli Stati Uniti, delle rispettive famiglie, dei candidati alle presidenziali e dei capi di Stato in visita negli Stati Uniti.

Dopo l’attentato a Trump sui social hanno circolato non poche allusioni a un possibile e probabile coinvolgimento dei Servizi segreti. I media americani hanno ricordato il trama del film “Tiratore” (Shooter) del 2007 con Mark Wahlberg, che praticamente predisse quel che sarebbe accaduto in Pennsylvania 17 anni dopo.