Sabato, 17 giugno, il presidente russo, Vladimir Putin, ha incontrato a San Pietroburgo i leader dei sette Paesi africani. I presidenti di Comore, Senegal, Sudafrica e Zambia, affiancati dal primo ministro egiziano e da alcuni alti inviati della Repubblica del Congo e dell’Uganda si sono recati in Russia in missione di pace dopo una visita fallimentare venerdì 16 giugno a Kiev, che ha bocciato “in tronco” le proposte avanzate dai leader africani.
Per il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, “è arrivato il momento di avviare i negoziati concreti per mettere fine alla guerra”. A differenza dalle autorità ucraine, che avevano respinto l’iniziativa africana come “tentativo di congelare il conflitto”, la Russia ha ribadito la propria gratitudine “a tutti i Paesi, a tutti gli Stati e a tutte le figure politiche e pubbliche che avanzano le iniziative, che stanno parlando della pace, che stanno facendo proposte e che si stanno rendendo disponibili per questa missione”.
Durante l’incontro con i leader africani il presidente Putin ha detto che la “Russia è aperta al dialogo con chiunque chieda la pace”. L’Ucraina per un decreto presidenziale aveva “messo al bando i colloqui con la Russia”.
Una fonte vicina alla missione africana ha ricordato il fatto, secondo cui “la Russia a differenza dell’Europa e degli Stati Uniti non ha mai avuto colonie sul continente africano, non ha mai schiavizzato le popolazioni dell’Africa, ma ha sempre appoggiato – sia ai tempi dell’Urss, che ai tempi moderni – la lotta dei popoli africani per la libertà e per l’indipendenza”. “Non lo dimenticheremo mai”, ha aggiunto la fonte.
In questo contesto è stato è stato detto che “la Russia, a differenza degli Stati Uniti, ha invitato tutti i Paesi africani sia al Vertice economico di San Pietroburgo (SPIEF-2023, 14-17 giugno), che al Secondo summit Russia-Africa, in programma in luglio 2023 sempre a San Pietroburgo”. Il vertice precedente era stato organizzato a Sochi, sul Mare Nero nel 2019.
Il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov, ha detto che “la Russia invita tutti i Paesi africani al vertice Russia-Africa, contrariamente agli Stati Uniti, che non hanno invitato diversi Paesi africani a un vertice simile”.
La conferenza Usa-Africa si è tenuta nel dicembre del 2022 e ha visto la partecipazione dei capi di Stato e di Governo di 49 Stati africani, nonché di un rappresentante dell’Unione Africana. Mali, Burkina Faso, Guinea e Sudan, dove in precedenza si erano verificati dei colpi di Stato, non sono stati invitati all’evento di tre giorni. Inoltre il forum non includeva l’Eritrea, con cui gli Stati Uniti non hanno relazioni diplomatiche. I leader dello Zimbabwe e del Sudafrica hanno dichiarato in precedenza che “non avrebbero partecipato”.