L’Egitto prosegue nonostante tutto i lavori per il “raddoppio” del Canale di Suez

Generale Osama Rabie

Le autorità egiziane non si fanno disperare per il drammatico calo della navigazione marittima attraverso il Canale di Suez, causato dagli attacchi degli Houthi nell’area del Mar Rosso. Dallo scorso dicembre il traffico marittimo da e verso il Mediterraneo è diminuito di oltre il 60 per cento. Ciononostante l’Autorità per il Canale di Suez (Suez Channel Administration, SCA) ha completato per il 75% i lavori di allargamento della via d’acqua strategica in un tratto di ben 10 chilometri, in prossimità della regione dei Laghi Amari, a sud di Ismailia.

Il Canale di Suez è esteso per 193 chilometri e attualmente i lavori per raddoppiarne la larghezza sono in corso nel tratto dal chilometro 122 al 132. Come ha ricordato il capo della SCA, il generale, Osama Rabie, la realizzazione del progetto di raddoppio del Canale procede a tratti: “Nel 2015 è stato inaugurato un tratto di 72 chilometri, nella sezione centrale del Canale, dove è consentito il transito in entrambe le direzioni simultaneamente”. Restano ancora  a “corsia unica” i 50 chilometri nella parte settentrionale e altri 30 chilometri nella parte meridionale del Canale di Suez.