Con lui, secondo l'IDF, sarebbero morti anche altri leader di Hezbollah in un bombardamento su Beirut
Hassan Nasrallah, 64 leader di Hezbollah, sarebbe stato ucciso il 27 settembre in un raid su Beirut. E’ quanto affermano le Forze di difesa israeliane (IDF).
“In seguito a precise informazioni dell’IDF e dell’establishment di sicurezza israeliano, i jet da combattimento dell’IAF hanno condotto un attacco mirato contro il quartier generale centrale dell’organizzazione terroristica Hezbollah, che si trovava nel sottosuolo di un edificio residenziale nella zona di Dahieh a Beirut”, scrive Ynet riportando le parola delle forze armate israeliane. Nel corso del raid sarebbe stato ucciso anche Ali Karki, considerato il terzo in ordine di comando all’interno di Hezboallah e altri alti ufficiali del gruppo.
Hezbollah non ha confermato al morte del suo leader, secondo quanto riporta l’agenzia France-Presse che cita fonti vicine al gruppo che spiegano tuttavia che da venerdì sera sarebbero stati persi i contatti con il leader. Un’altra fonte, citata da Le Figaro Sebbene una fonte vicina al movimento libanese, avrebbe invece dichiarato che il suo leader “sta bene”. Nella zona di quello che sarebbe stato il quartier generale di Hezbollah si vedono in ogni caso vari edifici completamente rasi al suolo. Anche l’agenza iraniana Tansim, ha affermato che Hassan Nasrallah, è vivo e che nessuno degli alti leader del gruppo libanese sarebbe rimasto ucciso nel corso dei raid israeliani.
L’operazione dell’IDF che ha portato una serie di attacchi di enormi dimensioni che in Libano non si vedevano dal 2006 e finalizzata all’uccisione di Nasralah è stata denominato “Nuovo ordine”.