L’export agroalimentare italiano in costante crescita

Coldiretti: la Germania resta il mercato principale, seguono gli Stati Uniti. Da tre anni l’Italia è il leader assoluto sul mercato del vino russo; anni luce indietro si trovano la Spagna e la Francia.

Nei primi quattro mesi del 2023 (l’ultimo dato disponibile, N.d.R.) le esportazioni agroalimentari italiane sono aumentate rispetto al corrispondente periodo del 2022 dell’11%, ovvero quasi il doppio dell’export complessivo del “Made in Italy”. Secondo le valutazioni di Coldiretti, basate sui dati Istat, “si è trattato di un nuovo record storico”. L’analisi è stata diffusa a New York da Coldiretti in collaborazione con Filiera Italia in occasione del Summer Fancy Food 2023, il più importante e prestigioso evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari che si svolge ogni anno negli Usa.
Secondo il rapporto di Coldiretti “tra i principali Paesi, ad essere cresciute di più nel 2023 sono le esportazioni alimentari in Francia, con un balzo del 19% davanti alla Germania (+12%), alla Gran Bretagna (+12%) e agli Stati Uniti (+3%)”. A livello complessivo la Germania resta comunque nel periodo gennaio-aprile 2023 il principale mercato di sbocco per l’industria agroalimentare italiana, con un valore pari a 2,6 miliardi di euro davanti agli Stati Uniti con 2,1 miliardi. Al terzo posto si è trovata la Francia con due miliardi di euro di importazioni dei prodotti alimentari italiani.
Risultati positivi anche nel Regno Unito, con 1,3 miliardi che evidenzia come l’export tricolore si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue. Dato negativo in Cina con un calo del 2%, mentre cresce in Russia con un +13% nonostante la guerra. le sanzioni occidentali e l’embargo russo.
Negli ultimi anni l’industria del vino italiana ha conquistato in Russia il primato assoluto, lasciandosi alle spalle la Spagna e la Francia. Dopo aver esportato nel 2021 verso la Russia 112,2 milioni di litri di vino, nel 2022 l’export italiano ha registrato ancora un balzo del +19%, fino a 134,1 milioni di litri. Incomparabili, rispetto alla brillante performace italiana, sono stati i risultati raggiunti dalla Spagna e dalla Francia, che nel 2021 hanno venduto in Russia rispettivamente 59,5 milioni di litri e 39,4 milioni di litri di vino, per salire nel 2022 a quota 65,9 milioni di litri e 39,3 milioni. Anche l’anno 2023 per le aziende vinicole italiane in Russia promette molto bene: secondo gli ultimi dati, appena pubblicati dalle Dogane russe, nei primi tre mesi dell’anno l’export del vino italiano verso la Russia è aumentato ancora del 15 per cento.