Il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar: “Nuova Delhi è in regola con le norme europee”.
Il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, in un’intervista all’agenzia stampa Ani, ha risposto alle accuse di Josep Borrell, invitando il capo della diplomazia europea a “leggere più attentamente le risoluzioni della stessa Unione Europea” prima di limitare le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati dall’India verso la UE.
Secondo Jaishankar, il greggio esportato dalla Russia, che è stato raffinato, ovvero ha subito una profonda trasformazione in un Paese terzo, non è più considerato “come prodotto russo”. Questo è scritto a chiare lettere in una delle risoluzioni del Consiglio dell’Unione Europea. “A questo proposito, consiglierei a Borrell di guardare la risoluzione del Consiglio numero 833/2014», ha aggiunto Jaishankar.
La risposta del capo della diplomazia indiana ha fatto seguito alle accuse dell’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, Josep Borrell, che in un’intervista al Financial Times, ha detto che New Delhi starebbe aiutando Mosca ad aggirare le sanzioni internazionali, imposte alla Russia nel settore del commercio petrolifero. “Se il diesel o la benzina provenienti dall’India e prodotti con petrolio russo entrano in Europa, si tratta certamente di un’elusione delle sanzioni e gli Stati membri devono prendere provvedimenti”, ha dichiarato Borrell.
Questo scambio di frecciate tra la Ue e l’India permette di capire in che tipo di atmosfera si è riunito a Bruxelles per la prima volta il 16 maggio scorso il “Consiglio per il Commercio e la Tecnologia” (Ttc) tra l’Unione Europea e l’India.
Il tema delle esportazioni indiane dei derivati petroliferi verso il continente europeo non è stato toccato durante le riunioni plenarie, ma a margine del Consiglio accuse e contro accuse non sono di certo mancate. Durante la conferenza stampa al termine dei lavori del Consiglio Ttc, Subrahmanyam Jaishankar ha dichiarato ancora una volta che “Nuova Delhi non sta affatto aiutando Mosca ad aggirare le sanzioni. Le regole europee prevedono che se il greggio russo viene trasformato in modo sostanziale, non viene più trattato come russo”.
Invece i rappresentanti europei hanno voluto insistere: il commissario della Ue per la concorrenza, Margrethe Vestager, affiancata dai colleghi al commercio, Valdis Dombrovskis, e al mercato interno, Thierry Breton, ha attutito le parole di Borrell sottolineando che Bruxelles continuerà a sollevare la proprie preoccupazioni “con una mano tesa, non con un dito puntato”.