L’OMS: a Gaza ospedali sono campi di battaglia

In una settimana nella striscia 6 neonati sono morti di freddo

L’inverno rende ancora più grave la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Negli ultimi sette giorni altrettanti neonati sono morti di freddo, l’ultimo, secondo quanto riporta l’agenzia Wafa, è Ali Al-Batran, di un mese che si trovava nel campo profughi di Deir Al-Balah dove nelle scorse ore era deceduto anche il gemello Juma.

Intanto la situazione sanitaria è ulteriormente peggiorata nelle ultime ore, da quando l’esercito israeliano ha iniziato, il 27 dicembre, l’evacuazione dell’ospedale di Kamal Adwan, uno degli ultimi funzionanti.

Sulla questione è intervenuto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che attraverso X ha spiegato che gli ospedali della Striscia “sono tornati a essere campi di battaglia e il sistema sanitario è gravemente minacciato”. Ghebreyesus ha ricordato la gravità della situazione, in particolare da quando il nosocomio di Kamal Adwan è fuori servizio e ha chiesto il “rilascio immediato del dottore Hussam Abu Safiya”, direttore della struttura. L’esponente dell’OMS ha sottolineato che anche l’ospedale Al-Ahli e l’Al-Wafa a Gaza City hanno subito attacchi e sono stati danneggiati.

L’appello finale di Ghebreyesus: “Fermate gli attacchi agli ospedali. La gente di Gaza ha bisogno dell’assistenza sanitaria. Gli operatori umanitari hanno bisogno di accesso per fornire assistenza sanitaria. Cessate il fuoco!”.