Haiti, ok dell’ONU all’invio di una forza internazionale

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato l’invio di una forza internazionale ad Haiti. L’obiettivo è quello di dare sostegno alle locali forza di polizia nelle azioni quotidiane in un Paese che sta scivolando sempre più nel caos a causa delle scorrerie continue di varie bande armate.

Port-au-Prince da tempo chiede una missione delle Nazioni Unite, questa tuttavia non è una “missione ONU” in senso stretto quanto l’autorizzazione a una “forza multinazionale di sostegno alla sicurezza, creata per un periodo iniziale di dodici mesi”. La risoluzione è passata con 13 voti favorevoli e l’astensione di Russia e Cina.

“La durata della missione internazionale ad Haiti è di un anno, rinnovabile per un altro anno, come stabilito nella bozza di risoluzione – si legge in una nota dell’ONU – sottolineando che ‘non si tratta di una missione ONU’. In quanto missione internazionale, i Paesi vi parteciperanno direttamente discutendo con le autorità haitiane. Pur non essendo una missione ONU, ‘ha la benedizione dell’ONU e del Consiglio – un passo necessario per il successo della missione'”.

Ad Haiti, uno dei Paesi più poveri del mondo, regna il caos da due anni, da quando fu assassinato il presidente Jovenel Moise. Le bande criminali spadroneggiano, la popolazione si trova in una vera e propria emergenza umanitaria e le stesse gang, in un’escalation di violenza, sono arrivate a minacciare il colpo di stato. Ad aggravare ulteriormente le condizioni della popolazione ci sono stati le inondazioni e un terremoto nel mese di giugno 2023.

Il contingente internazionale sarebbe dispiegato sull’isola proprio per lottare contro le bande criminali e dar man forte alla polizia per proteggere i centri vitali del Paese: scuole, porti, ospedali, aeroporti… e “prevenire la perdita di vite umane, adottare misure di emergenza temporanee e proporzionate in via eccezionale”.