L’Unione europea vuole restare fuori dalla guerra commerciale con la Cina

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: “La UE non vuole essere coinvolta in un conflitto di carattere economico e commerciale con la Cina”

I vertici dell’Unione europea vogliono assolutamente restare fuori da un eventuale scontro commerciale su larga scala con la Cina. Lo ha dichiarato in un’intervista all’agenzia Bloomberg il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
Secondo Michel, il compito principale di Bruxelles per i prossimi anni sarà la ricerca di un equilibrio nelle relazioni commerciali ed economiche con la Cina al fine di “eliminare le vulnerabilità critiche”, tra cui la crescente dipendenza dell’Unione europea dalle esportazioni verso il Vecchio Continente delle tecnologie, dei prodotti e dei servizi “made in Cina”.
“Non va assolutamente bene che siano così dipendenti da un solo Paese”, ha sottolineato Michel, che il 20 ottobre prossimo presiederà a Washington il vertice tra gli Stati Uniti e l’Unione europea.
Il ramoscello d’ulivo è arrivato da Michel in seguito a un’analisi delle eventuali perdite che l’Europa rischierà di subire qualora dovesse scoppiare una guerra commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti. Secondo i risultati di un recente studio, realizzato dalla società di consulenza tedesca Progus AG per l’Associazione del business della Baviera, il braccio di ferro economico e commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina farebbe crollare del 17% delle esportazioni europee verso l’Asia, provocherebbe la perdita del 58% delle risorse energetiche consumate dai Paesi della UE e infine farebbe raddoppiare in Europa il numero dei disoccupati.