Il drammatico bilancio sale a 133 persone uccise, mentre altre 154 sono state ferite
La Russia osserva una giornata di lutto nazionale dopo il massacro nella sala da concerto “Crocus City Hall” nel quartiere periferico di Krasnogorsk della capitale russa. Secondo gli ultimi dati, diffusi dalla polizia di Mosca il micidiale attacco, avvenuto nel pieno del mese sacro musulmano del Ramadan, è costato la vita a 133 persone, di cui tre bambini, mentre altri 154 persone sono state ferite. L’attacco condotto da un gruppo di quattro terroristi, presumibilmente di nazionalità tadjika è stato il più sanguinoso avvenuto in Russia negli ultimi vent’anni e il più cruento in Europa, rivendicato dal gruppo jihadista dello Stato islamico, Isis.
Il Cremlino invece ha puntato il dito accusatore contro l’Ucraina. Secondo la Commissione investigativa russa “i quattro sospetti in relazione all’attacco terroristico alla sala “Crocus City Hall” sono stati arrestati nella regione di Bryansk, non lontano dal confine con l’Ucraina”. Secondo il Cremlino i terroristi avevano cercato di fuggire in Ucraina, dove – secondo i servizi di sicurezza russi, citati dal presidente, Vladimir Putin nel suo discorso alla Nazione – avevano “contatti” e dove per loro sarebbe stata predisposta una “porta di passaggio” al confine con la Russia.
Sulla vettura, una Renault bianca, usata dai terroristi per la fuga, sono stati trovati armi e passaporti del Tagikistan. Ora la Russia sta indagando su presunti rapporti dei terroristi con Kiev, ricordano diversi attentati terroristici, tra cui l’esplosione del ponte Krymskij, gli assasini della giornalista, Daria Dughina e del giornalista, Vladlen Tatarskij, organizzati dagli agenti ucraini in Russia, mentre Kiev continua a negare ogni coinvolgimento.
“L’intero Paese è in lutto con coloro che hanno perso i loro cari in questa tragedia disumana”, ha annunciato stamane il canale televisivo pubblico russo Rossia 24 che ha trasmesso le immagini di un enorme pannello digitale installato sulle pareti della sala da concerto, “Crocus City Hall. 22/03/2024. Siamo in lutto”.
Da ieri in diverse città della Russia, da Beslan, nella scuola catturata dagli estremisti islamici 20 anni fa, all’Estremo Oriente sono stati organizzati centinaia di eventi commemorativi. A Simferopol, in Crimea, una scritta “Mosca, piangiamo” è stata disposta con candele sulla piazza centrale. A San Pietroburgo, memoriali spontanei sono apparsi nell’isola Vasilyevskij e vicino all’edificio della Biblioteca nazionale russa (RNL) sulla Prospettiva Moskovsky. A Perm, i residenti portano fiori nella piazza dei Volontari degli Urali, a Orenburg – alla stele dell’“Angelo della pace” Memoriali anche a Izhevsk, Kazan, Nizhny Novgorod, Penza, Cheboksary e Ufa, dove i residenti d sono scesi in strada con fiori e giocattoli.
La Russia conta sulla cooperazione di tutti i Paesi sul contrasto al terrorismo. Lo ha sottolineato il presidente russo, Vladimir Putin, durante un discorso trasmesso in televisione. “Sappiamo cosa sia la minaccia del terrorismo. Contiamo sulla collaborazione di tutti i Paesi che condividono con sincerità il nostro dolore e sono pronti nella pratica a unire le forze nella lotta contro un nemico comune, il terrorismo internazionale, in tutte le sue forme”, ha detto il capo dello Stato, aggiungendo che le indagini e il lavoro delle forze dell’ordine porteranno a far emergere tutti i dettagli dell’attacco al “Crocus City Hall”.
Tra i primi a rispondere all’appello di Putin è stato il primo ministro slovacco, Robert Fico, che in una conversazione telefonica con l’ambasciatore russo a Bratislava, Igor Bratchikov, ha ribadito la “piena disponibilità” della Slovacchia a collaborare con la Russia nella lotta al terrorismo. “Questa mattina ho parlato al telefono con l’ambasciatore russo in Slovacchia, Igor Bratchikov, in merito all’attacco terroristico di ieri alla periferia di Mosca con ingenti vittime civili. Ogni Paese del mondo ha l’obbligo di cooperare nella lotta al terrorismo, indipendentemente da chi ne subisce le conseguenze, ed è con questo spirito che ho offerto la mia collaborazione all’ambasciatore. Allo stesso tempo, a nome dell’intero governo slovacco, ho espresso solidarietà e sincero rammarico. Attacchi terroristici barbarici con decine e persino centinaia di vittime sconvolgono anche Paesi forti e grandi come la Russia”, ha scritto Fico sui social.