I macchinari cinesi adottano le tecnologie tra le più avanziate in termini di sostenibilità ambientale
Tutto è pronto per la partenza dalla Cina alla volta della Sicilia di alcune nuovissime “talpe” meccaniche, che scaveranno diversi tratti del tunnel della linea ferroviaria ad alta capacità Palermo-Catania. Il 28 marzo si sono conclusi positivamente in Cina i test delle cinque TBM (Tunnel Boring Machine), le gigantesche frese del diametro di oltre 9 metri, che saranno impiegate nella costruzione del collegamento Palermo-Catania. La cerimonia della presentazione delle TBM cinesi (nella foto sotto) è stata trasmessa in diretta dal canale della televisione di Stato cinese CCTV.
Le frese meccaniche a piena sezione, che adottano le tecnologie tra le più avanziate in termini di sostenibilità ambientale, sono state progettate e costruite dal produttore cinese di macchinari pesanti China Railway Construction Heavy Industry (CRCHI). L’azienda cinese è leader globale nella produzione di attrezzature per l’ingegneria del sottosuolo e il transito ferroviario, ed esporta i suoi mega-macchinari in 30 Paesi del mondo tra cui oltre all’Italia, ci sono anche la Turchia, la Russia e la Corea del Sud.
Dopo aver superato con successo tutti i test, le nuove TBM, ciascuna di un peso di circa mille tonnellate, saranno smontate e con un trasporto speciale, viaggeranno verso la Sicilia, nei cantieri del gruppo “Webuild”, dove una squadra di tecnici italiani e cinesi provvederà al rimontaggio di tutte le sue componenti.
Tra i benefici più evidenti del nuovo collegamento ferroviario ad alta capacità Palermo-Catania si può ricordare lo sviluppo infrastrutturale e della mobilità sostenibile nel sud dell’Italia, la riduzione dei tempi di percorrenza dei treni di circa un’ora tra Palermo e Catania una notevole riduzione delle emissioni di gas serra.