Maduro si insedia: il Venezuela chiude il confine con la Colombia

La misura durerà tre giorni, fino al 13 gennaio

Il 10 gennaio è il giorno dell’insediamento di Nicolas Maduro che dopo 12 anni alla guida del Venezuela, coincisi con una grave crisi economica e sociale, inaugura un nuovo mandato presidenziale.

Nell’occasione il Venezuela ha deciso di chiudere per tre giorni il confine con la Colombia a causa di quella che il governatore dello Stato di Tachira, Freddy Bernal, ha definito: “una cospirazione internazionale”. “Abbiamo informazioni circa una cospirazione internazionale per disturbare la pace dei venezuelani soprattutto in questa area di frontiera – ha commentato Bernal – Chiedo quindi la comprensione di tutti i settori della società, allevatori, uomini d’affari, imprenditori e le persone che circolano sulla frontiera fra Venezuela e Colombia, affinché capiscano perché chiudiamo la frontiera con la Colombia dalle 5 del mattino di oggi fino alle 5 del mattino di lunedì prossimo, per ordine del presidente Nicolas Maduro”.

Presidente dal 2013, Maduro è stato dichiarato vincitore delle elezioni tenutesi a luglio 2024 sia dalla commissione elettorale venezuelana che dal tribunale supremo. Le elezioni sono state tuttavia ampiamente criticate dall’opposizione che a sua volta sosteneva che il suo candidato Edmundo Gonzalez aveva ottenuto una vittoria schiacciante, invitando, invano, l’autorità elettorale a pubblicare i risultati dettagliati della consultazione.

Russia, Bolivia, Honduras, Iran, Cina, Cuba e Nicaragua hanno riconosciuto l’elezione di Maduro al contrario degli Stati uniti, e di diversi Paesi sudamericani e centroamericani (Cile, Argentina, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana e Uruguay) che hanno al contrario espresso dubbi sulle elezioni.