L’adesione dei nuovi Paesi-membri ha dato un forte impulso positivo di crescita all’organizzazione internazionale
Dopo il summit dell’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN), al quale ha partecipato il ministro degli Esteri della Russia, Serghej Lavrov, e la successiva visita del capo della diplomazia russa a Kuala Lumpur, la Malesia ha inviato una lettera per richiedere l’adesione al gruppo dei Paesi BRICS. L’annuncio è stato fatto dal primo ministro della Malesia, Anwar Ibrahim. Come scrive l’agenzia di stampa statale “Bernama”, nella missiva, inviata alla Russia in quanto presidente di turno dei BRICS, il Governo di Kuala Lumpur si dice disponibile a partecipare “come Paese membro o come partner strategico”.
All’organizzazione internazionale che fu fondata nel 2006 dal Brasile, dalla Russia, dall’India e dalla Cina, nel 2011 ha aderito il Sud Africa, mentre all’inizio del 2024 il gruppo è stato allargato all’Egitto, all’Etiopia, all’Iran, all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti. Attualmente nei Paesi dei BRICS (26% del territorio della Terra) abita il 43% degli abitanti del pianeta, che producono circa il 30% del PIL globale e che controllano il 16% del commercio internazionale.
Il dossier dell’adesione della Malesia al blocco è stato al centro dei recenti colloqui a Kuala Lumpur del ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov. La decisione potrà essere presa al prossimo vertice dei BRICS, in programma a Kazan, in Russia, per il 22-24 di ottobre del 2024.
Come ha dichiarato in un’intervista all’agenzia stampa “RIA Novosti” Gheorghij Toloraja, direttore del Centro sudi dei BRICS “10 anni dopo la costituzione, la dinamicità dei BRICS ha registrato un rallentamento, ma l’adesione dei nuovi Paesi-membri ha dato a questa organizzazione internazionale un nuovo forte impulso di crescita e di sviluppo”.