Mali, Burkina Faso e Niger firmano un trattato di mutua difesa

Tre stati del Sahel, ex colonie francesi e protagoniste di recenti colpi di stato, hanno firmato un trattato di mutuo soccorso in caso di aggressione. Il documento è stato siglato a Bamako, la capitale del Mali, e prende il nome dalla regione al confine tra i Paesi: “Carta di Liptako-Gourma“, per un sodalizio definito come l'”Alleanza degli Stati del Sahel” (AES). L’accordo ha carattere sia economico e di cooperazione che di mutua assistenza in caso di aggressione militare oltre che di lotta al terrorismo;  nella zona sono attive varie forze jiadiste.

Di particolare interessa l’articolo 6 che dispone: “Tutti gli attentati alla sovranità e all’integrità territoriale di una o più parti contraenti sarà considerato come un’aggressione a tutte le parti e comporterà un dovere d’assistenza e di soccorso di tutte le parti, compreso l’uso della forza armata per ristabilire e garantire la sicurezza all’interno dell’area coperta dall’Alleanza”.

Proprio questi tre stati, con Ciad e Mauritania, formavano il gruppo di cooperazione regionale G5 Sahel, a suo tempo sostenuto dalla Francia, che aveva l’obiettivo di fare da argine ad al Qaeda e allo Stato islamico (Isis). Oggi l’influenza della Francia nella regione è ai minimi termini: Parigi ha già ritirato le sue forze armate dal Burkina Faso e dal Mali mentre in Niger si vive una situazione ancora non ben definita dopo il colpo di stato di agosto.