Dopo la decisione della Germania di ritirare dal Mar Rosso la fregata tedesca “Hessen”, l’Unione europea ha avviato un dibattito sul prolungamento del mandato dell’operazione
Poche navi e pochi risultati tangibili. È questa la conclusione a cui sono arrivati i rappresentanti diplomatici dell’Unione europea, che si sono riuniti a Bruxelles, a porte chiuse, per ascoltare il comandante operativo della missione europea “Eunavfor Aspides” nel Mar Rosso, l’ammiraglio, Vasileios Gryparis. Secondo le informazioni, pubblicate dal settimanale tedesco “Der Spiegel”, a tre mesi dal via libera, a metà febbraio del 2024, la missione militare europea “non dispone di navi da guerra sufficienti per proteggere nel Mar Rosso le navi mercantili dagli attacchi dei ribelli Houthi”.
Dopo la decisione della Germania di far tornare al porto di Wilhelmshaven la fregata “Hessen”, la missione dispone solo di tre navi da guerra (l’italiana “Fasan” , la greca “Hydra” e una nave francese FREMM). A breve in sostituzione di “Hessen” dovrà lasciare gli ormeggi la fregata tedesca “Hamburg”, che arriverà nel Mar Rosso solo in agosto, mentre la protezione delle navi commerciali diventa sempre più a rischio.
“Eunavfor Aspides” è un’operazione di sicurezza marittima dell’Unione europea per la salvaguardia della libertà di navigazione nelle aree del Mar Rosso, Golfo Persico e Mar Arabico Settentrionale, lanciata da Bruxelles in seguito agli attacchi degli Houthi dello Yemen contro le navi mercantili, sospettate dagli yemeniti di avere un qualche legame con Israele, con gli Stati Uniti e con la Gran Bretagna. Il pericolo derivante dagli attacchi degli Houthi, ha dichiarato Gryparis, “è più acuto che mai”. Secondo il comandante, alla fine di aprile gli Houthi sono riusciti a sfondare la difesa aerea delle navi da guerra dell’Unione europea con uno “sciame di droni” e a danneggiare seriamente una nave mercantile. “Le navi da guerra sono dotate di sistemi sofisticati di difesa antiaeree in grado di combattere più bersagli in contemporanea, ma con un intero sciame di droni, anche i sistemi più potenti prima o poi incontrano delle difficoltà”, ha sottolineato il comandante della missione “Aspides”.
Dall’inizio della missione, le quattro navi da guerra schierate, inclusa la fregata tedesca “Hessen”, hanno accompagnato 96 navi mercantili attraverso il Mar Rosso. “È improbabile – ha scritto in un commento ‘Der Spiegel’ – che la missione riceva dalla UE navi aggiuntive”. Nonostante l’appello urgente, solo il Belgio e i Paesi Bassi hanno finora aperto all’ipotesi di assegnare navi da guerra per proteggere le navi mercantili nei prossimi mesi. “Intanto – ha scritto ‘Der Spiegel’ – a causa della mancanza di effetti della missione ‘Aspides’, la UE – su proposta della Germania – ha avviato un dibattito sul prolungamento del mandato dell’operazione”.