Mar Rosso. Houthi lanciano due missili antinave. Gli USA rispondono con sei raid

I comandanti militari degli Houthi: “L’Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici”

Nave Duilio

Sale ancora la tensione nell’area del Mar Rosso dove tra lunedì e martedì (11-12 marzo per chi legge) gli Houthi e le navi da guerra degli Stati Uniti si sono scambiati colpi missilisti e raid aerei. I militanti filoiraniani dello Yemen hanno lanciato due missili contro un mercantile, mentre gli USA hanno subito risposto con 6 raid “difensivi”.

“I terroristi Houthi hanno lanciato due missili antinave verso il mercantile Pinocchio, una nave di proprietà di Singapore battente bandiera liberiana. Grazie all’azione protettiva non hanno colpito l’imbarcazione e non sono stati registrati feriti o danni”, ha comunicato il Comando statunitense per il Medio Oriente, secondo cui per scongiurare le “minacce imminenti” a cui gli Houthi sottopongono i mercantili e le navi da guerra statunitensi presenti nella regione sono state condotte sei operazioni di auto difesa, nel corso delle quali sono stati distrutti un “sottomarino e 18 rampe di lancio con altrettanti missili antinave nelle aree del Mar Rosso di fronte allo Yemen”.

E dopo che la nave italiana Duilio aveva abbattuto, nell’ambito dell’operazione dell’Unione Europea “Aspides”, due droni nel Mar Rosso, Abdennaser Mahamed, funzionario del dipartimento dei media della presidenza della Repubblica (Houthi) di Sanaa, si è rivolto  all’Italia con dure critiche e minacce.

“L’abbattimento di nostri droni da parte della marina militare italiana – ha detto Mahamed – costituisce una nuova conferma che l’Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici e a difesa di Israele”. L’Italia per il momento non è un obiettivo diretto per gli Houthi, ma la situazione può cambiare da un momento all’altro. “L’Italia e gli altri Paesi della coalizione filo-israeliana dimostrano di non voler calmare la situazione o contenere il raggio del conflitto. Vogliono invece espanderlo in tutto il Mar Rosso. Ma saranno le forze yemenite a determinare il teatro delle operazioni”, ha sottolineato infine il rappresentante yemenita.