Meloni da Kiev presiede la riunione del G7, Macron la boicotta

Lo “sgarbo” del presidente francese al premier dell’Italia: Macron è stato “molto impegnato al Salone dell’Agricoltura”. In Italia la "passerella" di Meloni a Kiev è bollata come "farsa"

Emanuel Macron ha preferito parlare con gli agricoltori, non con Meloni

Emmanuel Macron ha saltato la riunione del G7, la prima sotto la presidenza italiana. Il presidente francese ha disertato il G7 in videocollegamento “organizzato e presieduto” da Kiev dalla premier italiana, Giorgia Meloni, affiancata dal leader ucraino Zelensky, dal presidente della Commissione europea, Von der Leyen e dal primo ministro canadese, Trudeau. La Francia è stata rappresentata dal ministro degli Esteri, Stéphane Séjourné, mentre Macron è stato “molto impegnato” al Salone dell’Agricoltura, dove ha incontrato alcuni leader dei sindacati degli agricoltori francesi.

Lo “sgarbo” francese ha logorato in parte la missione di Meloni, mentre in Italia la stipula del accordo di sicurezza con l’Ucraina di Zelensky ha immediatamente suscitato aspre critiche dei leader del Movimento cinque stelle. “Qual è il significato dell’ennesima passerella della Meloni a Kiev e dell’accordo bilaterale decennale firmato con Zelensky?”, hanno detto Riccardo Ricciardi, vicepresidente del M5s e capogruppo in commissione Esteri alla Camera, Marco Pellegrini, capogruppo M5s in commissione Difesa alla Camera, e Bruno Marton, capogruppo M5s in commissione Esteri e Difesa al Senato. “”Delle due l’una: se crediamo al ministro Tajani che in Parlamento ha ammesso che l’accordo ‘non è giuridicamente vincolante’, siamo di fronte a una farsa propagandistica, a una colossale presa in giro; se invece si tratta di una cosa seria, allora dobbiamo preoccuparci perché stipulare un’alleanza militare decennale con un Paese a perenne rischio guerra con la Russia, significa esporre l’Italia al rischio concreto di un coinvolgimento diretto in guerra”, hanno detto, aggiungendo di sperare “di non trovarci di fronte a un trattato segreto che rischia di trascinare l’Italia in guerra, ma solo all’ennesimo show propagandistico della Meloni. Meglio la farsa che la tragedia”.