Uno studio di Science analizza la penetrazione dei cartelli di narcotrafficanti in Messico: per supplire a uccisioni e arresti devono arruolare in media 350 persone ogni giorno
La pervasività dei cartelli della droga nella società messicana è tale che rappresentano il quinto datore di lavoro del Paese. Lo spiega un articolo di Science che stima in tra 160 mila e 185 mila i membri attivi nel 2022.
Un sistema che, a causa delle grandi perdite causate dagli arresti delle forze dell’ordine e della guerra tra i vari cartelli, necessita tra i 350 e i 370 nuovi reclutamenti alla settimana per stare in piedi. Il cartello con più membri è quello di Jalisco New Generation (17,9%) che è anche quello più sanguinario, seguono il cartello di Sinaloa (8,9%) e la Nueva Familia Michoacana (6,2%).
“I cartelli messicani perdono molti membri a causa dei conflitti con altri cartelli e delle incarcerazioni. Tuttavia, nonostante le perdite, i cartelli riescono ad aumentare la violenza da anni. Abbiamo affrontato questo enigma sfruttando i dati sugli omicidi, le persone scomparse e le incarcerazioni in Messico nell’ultimo decennio, insieme alle informazioni sulle interazioni tra i cartelli”, si legge nell’abstract dell’articolo firmato da Rafael Prieto-Curiel, Gian Maria Campedelli e Alejandro Hope.
La lotta al narcotraffico, così come è stata condotta dal Messico e dagli Stati Uniti in questi anni non ha portato a particolari frutti e anzi, c’è stato un escalation di violenza. Nel 2021 in Messico ci sono stati 34.000 vittime di omicidi intenzionali (quasi 27 vittime ogni 100.000 abitanti e tra il 2007 e il 2021, il numero di omicidi nel Paese è aumentato del 300%. Secondo fonti istituzionali citate da Science tra il 2006 e il 2018, tra 125.000 e 150.000 omicidi sono stati collegati alla criminalità organizzata. Allo stesso tempo i cartelli sono tra i più importanti datori di lavoro in Messico e riescono così a trovare sempre nuovo personale.
Nelle conclusioni i ricercatori spiegano come, per diminuire la violenza in Messico, sarebbe decisamente più efficace agire sul reclutamento. Questo avrebbe un triplice effetto: “In primo luogo, diminuirà il numero di membri del cartello, riducendo così la violenza che essi possono generare grazie al minor numero di assassini. In secondo luogo, ridurrà il numero di obiettivi e meno persone saranno potenziali oggetto di violenze. In terzo luogo, ridurrà la capacità di reclutamento futuro dei cartelli”.