Meta crolla in borsa, dubbi sulla redditività dell’intelligenza artificiale

Prima che l’intelligenza artificiali crei profitti ci vorrà molto tempo, e molti investimenti. E’ questo uno dei motivi per il crollo del 25 aprile di Meta a Wall Street.

Meta Platforms, titolare di noti brand di social media come Facebook, Instagram e WhattsApp, ha visto le azioni perdere il 13% innescando un crollo dei titoli tecnologici proprio dopo le dichiarazioni sull’intelligenza artificiale di Mark Zuckerberg che ha spiegato come la sua “scommessa sull’AI” potrebbe richiedere anni per essere “ripagata”.

Il calo ha portato a bruciare quasi 170 miliardi di dollari di valore innescando una contrazione “tra il 3% e il 4,2% – secondo quanto riporta Reuters – delle azioni di Microsoft e Alphabet”. In ogni caso Meta è cresciuta del 40% da inizio anno, del 130% da aprile 2023.

Il bilancio di Meta per il primo trimestre dell’anno è tra l’altro caso estremamente positivo: i ricavi sono cresciuti del 27,6% a 36,46 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti e il terzo trimestre consecutivo con crescita superiore al 20 %.

Zuckerberg a tal proposito ha spiegato che è stato un buon inizio di 2024 e che le app continuano a crescere: gli utenti attivi quotidiani segnano un +7% rispetto allo scorso anno e sono più di 3,2 miliardi.