Mezzo milione di polacchi in piazza a Varsavia contro il Governo di Mateusz Morawiecki

Gli organizzatori della più affollata manifestazione degli ultimi decenni: “In vista del voto in autunno vogliamo difendere la democrazia”.

Mezzo milione di polacchi sono scesi domenica in piazza a Varsavia, la capitale polacca, per manifestare contro il Governo di Mateusz Morawiecki, accusato dall’opposizione di “nazionalismo e populismo”. La manifestazione è stata organizzata in occasione del 34° anniversario delle prime elezioni democratiche polacche del dopoguerra. La protesta popolare è scoppiata a pochi mesi dalle elezioni legislative autunnali. La data esatta del voto non è stata ancora annunciata.
“Il Municipio di Varsavia stima la partecipazione a 500.000 persone”, ha detto ai giornalisti, Jan Grabiec, portavoce degli organizzatori della manifestazione, la più popolata si dall’ormai lontano anno 1989, quando il Paese lottò contro il potere del partito comunista polacco.
La marcia di protesta è stata organizzata da Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo nel periodo 2014-2019, “in difesa della democrazia e contro le tendenze autocratiche attribuite dall’opposizione all’attuale Governo della Polonia”. Ai manifestanti si è rivolto con un appello il 79-enne Lech Walesa, ex leader del sindacato Solidarnosc e premio Nobel per la pace.
L’accusa principale mossa dall’opposizione contro il governo è di avere tendenze autocratiche. Uno dei motivi più importanti della contestazione è la legge proposta dal potere per “eliminare l’indebita influenza russa dal Paese”. L’opposizione vede la legge come un tentativo del Governo di lanciare una caccia alle streghe contro gli oppositori politici polacchi.