Migranti, dalla UE 127 milioni alla Tunisia per attuazione del memorandum d’intesa

La Commissione europea ha annunciato l’erogazione di 127 milioni di euro a sostegno dell’attuazione del memorandum d’intesa con la Tunisia.
Si tratta di un’intesa siglata il 16 luglio 2023 che avrebbe l’intenzione di migliorare la cooperazione su una lunga serie di temi, tra cui spicca quello delle migrazioni. Il memorandum era stato firmato a Tunisi dal primo ministro italiano, Giorgia Meloni, del premier olandese, Mark Rutte, dal presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen e dal primo ministro tunisino Ahmed Hachani.

A sostegno di questo accordo, la Commissione europea ha annunciato il 22 settembre 60 milioni di sostegno al bilancio per la Tunisia e un pacchetto di assistenza operativa sulla migrazione per circa 67 milioni di euro, fondi che “saranno esborsati nei prossimi giorni, contrattualizzati e consegnati in tempi brevi”-

Secondo quanto spiegato dal portavoce dell’esecutivo comunitario, Ana Pisonero, “Questo primo pacchetto si basa sulla stretta cooperazione con Tunisi per quanto riguarda la repressione delle reti di trafficanti illegali”.

“L’UE e la Tunisia sono impegnate a portare avanti rapidamente l’attuazione del memorandum, dando priorità alle azioni nel settore della migrazione, alla cooperazione per smantellare le reti di trafficanti, a una maggiore assistenza dell’UE per lo sviluppo delle capacità delle autorità di contrasto tunisine, e al sostegno al rimpatrio volontario e al reinserimento dei migranti nei loro paesi di origine, nel pieno rispetto del diritto internazionale”, si legge in una nota della Commissione.

Nel frattempo si sta lavorando per un nuovo pacchetto di assistenza in materia di migrazione del valore di 105 milioni di euro “che contribuiranno ad affrontare la situazione d’urgenza a Lampedusa, in linea con il piano in 10 punti per Lampedusa”. Con questi fondi saranno raddoppiate le imbarcazioni per ricerca e soccorso e saranno fornite attrezzature, veicoli e formazione alla guardia costiera e alla marina tunisine, per la “protezione dei migranti in Tunisia” in collaborazione con l’UNHRC (Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite) e il rimpatrio e il reinserimento dalla Tunisia nei paesi di origine.